Stand Fvg al Salone del libro di Torino, chiesto contributo simbolico agli editori per partecipare

“Un segno che i tempi sono cambiati: l’assessore regionale alla Cultura Tiziana Gibelli ha il pieno appoggio del gruppo consiliare regionale di Forza Italia sulla decisione di introdurre una quota, peraltro soltanto simbolica, a carico degli editori che intendano partecipare allo stand regionale al Salone del libro di Torino, permettendo al contempo l’adesione gratuita di partner eccellenti del mondo della cultura regionale”. È questa la posizione dei consiglieri regionali di Forza Italia sul versamento, da parte degli editori regionali che intendano presenziare alla kermesse culturale piemontese nello stand della Regione Fvg, di un “chip” simbolico di 100 euro. Allo stesso tempo, i partner chiamati a supportare la rappresentativa regionale a Torino, che sino alla scorsa edizione del Salone dovevano pagare, ora potranno partecipare gratuitamente.

“Era una situazione assurda, che andava ribaltata – continuano i forzisti -: corretto prevedere una quota simbolica a carico degli editori, che tra l’altro potranno vendere i libri pubblicati, e permettere a partner d’eccellenza, chiamati al fondamentale ruolo di affiancare gli editori per accrescerne l’attrattività in un Salone enorme, di presenziare gratuitamente, considerando che non percepiranno alcun rimborso spese”.

Secondo i forizisti, la scelta di Gibelli non va in alcun modo contro il comparto dell’editoria. “È una scelta di “giustizia” nei confronti dei partner, selezionati in base ai bandi triennali della Regione – sottolineano i consiglieri regionali di Forza Italia – ma ha pure motivazioni gestionali. Diciamo basta a investimenti consistenti della Regione, come quello per permettere la partecipazione degli editori allo stand regionale di Torino, senza pretendere nulla in cambio. Che, in questo caso, ribadiamo essere puramente simbolico: nessuno può sostenere che 100 euro, per comparire in una simile vetrina nazionale, siano un investimento che possa mettere in crisi qualcuno. Stupisce che, a fronte dell’opportunità in più di questa edizione di poter vendere i libri pubblicati, ci siano stati passi indietro di alcuni rispetto alla conferma iniziale della partecipazione. Così come vi sia stato chi ha mosso critiche pesanti, al contrario di altri editori che sono ben disposti a confrontarsi con l’assessore”.

Va ricordato che nello stand regionale al Lingotto di Torino, ampio 200 metri quadrati e intitolato “Fvg: patrimonio di conoscenza e saperi”, è in programma una trentina di eventi. Cinque giorni per promuovere, in una collocazione a due passi dalle principali case editrici nazionali, “l’esperienza plurimillenaria maturata da questo territorio nel costruire una solida base che è ancor'oggi una fonte di scambio culturale”.