Stadio Rocco, al via i lavori di riqualificazione: nuovi seggiolini, spogliatoi all'avanguardia e 21 mila posti a sedere

Una serie di provvedimenti nei diversi settori dell'Amministrazione sono stati approvati dalla Giunta Municipale di Trieste riunitasi alla presenza del Sindaco Roberto Dipiazza.

Alcuni tra i più significativi riguardano l'area della scuola e dell'educazione in rapporto alla memoria storica dei fatti del '900 e, in un altro campo, il settore dei lavori pubblici con particolare riferimento alle necessità dello Stadio “Nereo Rocco”.

Nello specifico, per il primo punto, l'Esecutivo comunale ha approvato due delibere che sono state illustrate dal competente Assessore all'Educazione Angela Brandi.

La prima delle quali dà il via al Progetto “Shoah: dalla memoria alla vita. Viaggio a Terezin, la città delle false speranze” che sarà realizzato dal Comune di Trieste assieme all'Associazione Musica Libera, nel quadro delle iniziative per la Giornata della Memoria 2018 ma che in realtà si dispiegherà in un periodo molto più ampio, nel corso dell'anno scolastico 2017-2018, a partire da fine novembre per arrivare fino ad aprile.

Il Progetto infatti si articolerà in una serie di incontri formativi, dedicati ai circa 45 studenti di Trieste che al termine del ciclo si recheranno in visita al Ghetto di Terezin e alla vicina Praga, ma ai quali potranno partecipare, su prenotazione, anche tutte le classi cittadine interessate. Gli appuntamenti affronteranno il tema della Shoah a partire proprio dalla realtà di Trieste per poi allargarsi al panorama italiano e internazionale, con l'intervento di storici ma anche di musicisti specializzati, stante che tra gli argomenti di approfondimento vi saranno anche la cosiddetta “musica concentrazionaria”, la filmografia di propaganda nazista e quella successiva sull'Olocausto. Gli incontri si svolgeranno in varie sedi, in collaborazione con la Comunità Ebraica di Trieste e con il Museo Ebraico “Carlo e Vera Wagner”.

Per quanto riguarda l'aspetto del viaggio, che si svolgerà a fine marzo 2018, la scelta di Terezin è apparsa particolarmente interessante proprio per la natura particolare di questo “campo-ghetto”, certo meno conosciuto di altre “mete” dei viaggi della memoria della Shoah, ma tuttavia molto significativo in quanto fu lo “specchietto per le allodole” creato dal Terzo Reich per ingannare il mondo: il campo veniva fatto visitare da delegazioni della Croce Rossa Internazionale per dimostrare le buone condizioni di vita degli ebrei ivi confinati. Raggiunto l'obiettivo, anche gli internati di Terezin finirono ad Auschwitz. Nell'ambito del viaggio, dopo Terezin, gli studenti, accompagnati, oltre che da alcuni insegnanti, da Davide Casali di “Musica Libera” e da uno staff di storici ed educatori qualificati, giungeranno a Praga, anche qui con visite ai musei e ai siti ebraici della città.

Il costo dell'intera iniziativa (il viaggio e il precedente ciclo formativo) sarà quasi interamente coperto – a parte un minimo contributo chiesto ai partecipanti al viaggio – da un apposito finanziamento del Comune di Trieste.

Con l'altro provvedimento, sempre relatrice l'Assessore Angela Brandi, la Giunta Comunale ha approvato il Progetto “Le tracce del Ricordo”, da attuare nel quadro delle iniziative per il “Giorno del Ricordo” dell'Esodo dalle terre adriatiche e delle Foibe, ancora una volta rivolto ai ragazzi delle scuole – in questo caso non solo di Trieste ma anche del Friuli Venezia Giulia e da fuori Regione -, e a beneficio della maggior preparazione delle giovani generazioni sulle vicende drammatiche del secolo appena passato. In collaborazione in questo caso con la Lega Nazionale di Trieste saranno affrontati i temi dell'esodo degli Istriani, Fiumani e Dalmati, delle vittime delle Foibe e più in generale dei complessi e tragici avvenimenti del confine orientale nel secondo dopoguerra, “in linea” con i propositi, non solo commemorativi ma anche educativi e di trasmissione della memoria, postulati dalla Legge n. 92 del 2004 istituiva del “Giorno del Ricordo”.

In questo senso la delibera comunale e il collegato Progetto prevedono una serie di visite guidate ai luoghi simboli di queste vicende, come la Foiba di Basovizza e l'ex Campo Profughi di Padriciano,  specificamente “pensate” per gli alunni delle scuole e, in generale, per un pubblico più giovane. Comprendendo anche l'organizzazione della partecipazione delle scuole alla cerimonia ufficiale alla Foiba, il 10 febbraio prossimo, nonché la stampa di un nuovo opuscolo illustrato da distribuire sempre a livello scolastico (che conterrà tra l'altro anche la descrizione dei suddetti siti simbolici ma anche del Museo della Civiltà Istriana, Fiumana e Dalmata di via Torino, del Magazzino 18 e di altri monumenti significativi) curato da due specialisti come l'insegnante Chiara Morassut e lo storico Andrea Vezzà.

Su altri fronti, ovvero nel settore dell'impiantistica sportiva e in particolare dello Stadio “Nereo Rocco”, di rilievo la delibera portata sempre oggi in Giunta dal competente Assessore ai Lavori Pubblici Elisa Lodi, avente come oggetto gli “Interventi per la ristrutturazione, riqualificazione e adeguamento alle normative” del grande impianto di Valmaura. Interventi che, come noto, hanno il prioritario e più urgente scopo di rendere il nostro Stadio in tutto conforme agli ”standard UEFA” per potervi ospitare i Campionati Europei di Calcio Under 21 del 2019, già assegnati alla nostra città, ma che – come ha voluto sottolineare l'Assessore Lodi – vogliono comunque venir “ad adeguare, a ogni livello, il nostro più importante “polo” sportivo, per renderlo finalmente e pienamente soddisfacente in tutti i suoi aspetti, dopo molti anni in cui diverse opere di messa a punto, manutenzione e innovazione si rendevano via via sempre più evidentemente necessarie”.

In tal senso, la progettazione ha individuato molteplici interventi localizzati sull'intero “polo” del “Rocco”, riguardanti lavori sia sugli spalti dello Stadio (in particolare con la collocazione di nuovi seggiolini per un totale di circa 21.140 posti, di diversi tipi ma tutti resistenti al fuoco secondo i parametri delle normative più recenti), sia sul campo di gioco (per le panchine degli atleti e l'adeguamento dell'impianto di irrigazione) e nella zona spogliatoi (con una più funzionale distribuzione degli spazi, anche qui in ottemperanza delle normative), nonché – tra spalti e campo di gioco – per il rifacimento della sala stampa, anche con adeguamento della rete wi-fi, per la manutenzione degli impianti igienici, di locali vari e bar, completa sostituzione di porte e portoni e segnaletiche di sicurezza, sempre in linea con le nuovo normative, nonché la realizzazione di nuove strutture metalliche adeguate alla prevista installazione di due maxischermi.

Il tutto – e avendo anche ricevuto i relativi pareri da parte del CONI regionale (in data 8 novembre) – per una spesa complessiva di 2 milioni e 400 mila Euro, da finanziarsi con ricorso al Credito Sportivo.