Il sogno di Giulia, grande successo al Rossetti tra solidarietà e grande musica

Grande successo con vasta partecipazione di pubblico e non pochi momenti di commozione martedì in un affollatissimo Politeama Rossetti per la seconda edizione de Il sogno di Giulia, la serata musicale per ricordare la giovane concittadina Giulia Buttazzoni che ha permesso di raccogliere fondi perché quel sogno possa realizzarsi. L'intero ricavato verrà infatti devoluto all'organizzazione di questo progetto di crescita personale e culturale dei giovani e di progresso degli studi medici.

Promosso dalla parrocchia di Santa Caterina da Siena, assieme ai genitori Roberta e Silvio e al fratello Marco e con la co-organizzazione del Comune di Trieste, in collaborazione con la Polizia di Stato, all'evento benefico hanno partecipato “The 1000 Streets' Orchestra” (impegnata da subito per la realizzazione dell'evento in ricordo di Giulia e che ha gestito la direzione e l'organizzazione artistica dell'evento anche quest'anno), Les Babettes, la Banda Berimbau, l’Adriatic Express, il gruppo vocale strumentale dell'Istituto Comprensivo "Iqbal Masih" e Leonardo Zannier in veste di animatore-presentatore e cantante. Special guest star della serata, autore di un applauditissimo canzoniere dei suoi più grandi successi, Maurizio Vandelli, leader carismatico e voce solista del più importante gruppo italiano degli anni '60, l'Equipe 84.

L’Assessore comunale ai Teatri, Serena Tonel, portando i saluti dell’Amministrazione e stringendosi attorno ai familiari, ai compagni di classe e agli amici di Giulia, ha sottolineato la necessità di continuare a portare avanti una campagna di educazione stradale, sia materialmente che attraverso eventi di sensibilizzazione come questo, per far sì che tragedie come quella di Giulia non abbiano più a ripetersi.

Il Presidente Avv. Sergio Pacor, felicitandosi di ospitare per il secondo anno il ricordo in musica di Giulia ha portato i saluti e i ringraziamenti del teatro Rossetti per avere scelto questa sede per un evento così sentito e importante, ricordato il ruolo del Rossetti di teatro della città e per la città.

Un abbraccio ideale è arrivato attraverso un indirizzo di saluto anche da parte del Prefetto di Trieste, dott.ssa Annapaola Porzio, del Questore di Trieste, Isabella Fusiello, dell’assessore regionale alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti, che ha ricordato l’impegno delle istituzioni a lavorare fino a che il contatore degli incidenti con feriti o esiti mortali sulle strade sarà pari a zero e dell’assessore comunale all’Urbanistica, Luisa Polli, che ha scelto questa sede per annunciare che a breve partiranno i lavori per la realizzazione del sottopasso nel punto in cui si è verificato l’incidente che ha tragicamente coinvolto Giulia e ricordato come Trieste sia la prima città italiana ad essersi dotata di un piano per la sicurezza stradale, stanno proseguendo le azioni per la realizzazione di rotatorie e altre di interventi infrastrutturali per migliorare la sicurezza sulle strade e invitato le scuole interessate a segnalare al Comune la volontà di dotarsi di Pedibus per l’accompagnamento in sicurezza degli alluni presso i propri istituti.

Sono arrivati infine i saluti e i ringraziamenti per la calorosa presenza e la vicinanza da parte della famiglia Buttazzoni e di don Lorenzo Magarelli, parroco della comunità che Giulia frequentava. “Questa serata - hanno detto - è stata il modo migliore per ricordare la sua Giulia, la sua voglia di vivere, la sua allegria e la sua contagiosa risata”.

Due rappresentanti della Polizia di Stato e nello specifico della Polizia Stradale - ricordando l’importanza dell’attività didattica di educazione stradale avviata nelle scuole già da 18 anni - hanno illustrato attraverso dei video quanto poco sia sufficiente per evitare la causa principale di tante tragedie: la distrazione alla guida.

“Giulia voleva fare il medico. Con questa serata – ha rammentato il presentatore, Leonardo Zannier a nome degli organizzatori - desideriamo proseguire con un’altra tappa per la realizzazione progetto finalizzato a offrire agli studenti “Deledda-Fabiani” l'opportunità di arricchirsi intellettualmente e come persone attraverso la conoscenza di nuovi luoghi, popolazioni e culture, nonché a contribuire alla realizzazione dell'aula di microbiologia dell'Istituto.”

Ad aprire la serata è stato con una emozionante esibizione il Coro Iqbal Masih, di cui Giulia era componente, formato dai bambini della Scuola Collodi e dal Gruppo vocale e strumentale della scuola Rismondo diretto da Anna Stopper che hanno cantato Stella di Antonello Venditti, Obwisana, canzone giocosa del Ghana (un gioco a cerchio in cui ognuno ha una pietra che batte sul pavimento al ritmo della musica, poi la passano al loro vicino) e Bonse Aba (canzone cristiana di celebrazione popolare in tutto lo Zambia).

Quindi il palco è stato riempito dalla big band “The 1000 Streets' Orchestra”, venti giovani in smoking, diretta dal Maestro Walter Grison che prima da soli (Cherokee, The Pink Panther Theme), e quindi assieme a Les Babettes, in un connubio nato prorpio in occasione della prima edizione de Il sogno di Gulia (Bei mir bist du schon, Cheek to Cheek, Maramao perché sei morto e Dioga diga doo) hanno dato vita ad un set particolarmente apprezzato di grandi classici delle big band e dei trii vocali americani e italiani dagli anni ’30 che hanno accompagnato il pubblico in un vero e proprio tuffo nell’elettrizzante epoca d’oro dello swing concluso con Sing Sing Sing che ha visto unirsi per delle acrobatiche evoluzioni l’Adriatic Express, gruppo di 4 ballerini provenienti da Lubiana - tutti docenti di balli swing presso la scuola Studio Dansa di Lubiana e da quest'anno attivi anche sulla scena triestina con il gruppo The Swing Freaks - che hanno ballato anche su Take the A Train.

Coinvolgente e energico è stato quindi l’intervento della Banda Berimbau, che ha eseguito Soul Bossa Nova con l’orchestra e quindi è scesa tra il pubblico per una parata nello stile delle scuole di samba di Rio e dei blocos afro di Salvador De Bahia, dove l’energia delle percussioni fa da padrona e un travolgente solo di percussioni. All’interno del loro show percussivo hanno proposto ritmi provenienti da differenti zone del Brasile come samba, congo, ijexa, sambareggae e composizioni originali moderne dal funky al drum’n bass.

Special guest star della serata, non ha deluso le attese Maurizio Vandelli, leader carismatico e voce solista del più importante gruppo italiano degli anni '60, l'Equipe 84. Accompagnato alle tastiere da Alessio Saglia, in forma vocale smagliante, giacca nera, capelli a coda di cavallo, chitarra rossa a tracolla e occhiali da sole rotondi ha coinvolto il pubblico facendolo cantare a una sola voce intramontabili successi come Angelo blu, dedicato a Giulia, 29 Settembre, Ho in mente te per chiudere con il brano portafortuna Music. Spazio anche per Zannier che ha intonato con la big band, arricchita da un'ampia sezione archi, il classico di Louis Armstrong What a wonderful world, prima di lasciare il palco per il brano conclusivo a Maurizio Vandelli, che, accompagnato dall’orchestra e da Les Babettes, ha concluso una splendida e intensa serata con Mi ritorni in mente mentre sullo sfondo scorrevano le foto di Giulia.

L’evento si è svolto in collaborazione con Polizia di Stato, con il contributo del Comune di Trieste e con il patrocinio della Prefettura di Trieste.