10 anni fondazione italiana fegato onlus, sigillo trecentesco al prof. Claudio Tiribelli

“Per la grande dedizione del prof. Tiribelli; per la sua volontà di fare della formazione dei giovani ricercatori il pilastro della ricerca; per la capacita’ di far diventare la Fondazione Italiana Fegato di Trieste il centro di un network internazionale di alta formazione”.

Con questa motivazione, nel corso di una solenne cerimonia, svoltasi nella sala del Consiglio comunale di Trieste, il sindaco Roberto Dipiazza ha consegnato oggi (giovedì 6 settembre) il sigillo trecentesco della nostra città al prof. Claudio Tiribelli, ricordando ancora il valore di “uomini e le donne che fanno si che la Fondazione Italiana Fegato, nel suo decimo anno di attività, sia un fiore all’occhiello nel panorama nazionale ed internazionale per quanto riguarda la ricerca e l’applicazione clinica sulla cura delle patologie del fegato”.

““Testa, cuore e fegato” in senso proprio e metaforico  sono i cardini del successo della Fondazione Italiana Fegato, nata nel 2008 dal Fondo per lo studio delle malattie del fegato” -ha ricordato ancora il sindaco Dipiazza- sottolineando come “il regista di questa nostra importante realtà scientifica e’ il suo direttore scientifico prof. Claudio Tiribelli, già ordinario di gastroenterologia all’Università di Trieste che e’ riuscito, con tutto il suo staff, a trasformare un’idea in una realtà, facendo diventare la Fondazione Italiana Fegato non solo un faro per quanto riguarda la ricerca, ma un centro di formazione, incontro, confronto e scambio di esperienza tra ricercatori e scienziati di tutto il mondo”.

Alla cerimonia, in una gremita sala del Consiglio comunale, sono intervenuti anche il vicepresidente della giunta e assessore alla Sanità regionale Riccardo Riccardi, l’assessore comunale Educazione, Scuola, Università e Ricerca Angela Brandi, il presidente della Fondazione Adriano del Prete e il direttore scientifico Claudio Tiribelli.

Parole di stima e apprezzamento sono state espresse dall'assessore Angela Brandi, che ha evidenziato “i 10 anni impegnativi e di lavoro della Fondazione”, una “realtà di eccellenza”, che opera grazie alle “due anime”, rappresentate dal presidente del Prete e dal direttore scientifico Tiribelli. “E' uno sforzo importante, che va riconosciuto e sostenuto” -ha detto il vicegovernatore del FVG Riccardi- e che si realizza con forme valide e nel rispetto delle regole, perché “della scienza ci si deve fidare e non bisogna metterla in discussione”.

I principali aspetti di governance e gestionali della Fondazione, che opera grazie al volontariato, sono stati illustrati e messi in luce dal presidente del Prete, che ha ricordato gli oltre 60 ricercatori provenienti da tutto il mondo e ancora la cooperazione multietnica e culturale e il carattere nazionale e internazionale di  una realtà impegnata a creare posti di lavoro. “E' un momento emozionante per tutti” -ha concluso il prof. Claudio Tiribelli- “un riconoscimento per tutte le persone che hanno lavorato, lavorano e lavoreranno con noi, in una realtà solida che punta a “tenere e valorizzare le nostre eccellenze”, a livello nazionale e internazionale (come ad esempio in Argentina, Indonesia, Messico e Brasile). Ringraziando per il sigillo, il prof Tiribelli ha ricordato i positivi passi fatti nel 2015, con la realizzazione della rete patologica regionale, mentre non si è ancora concluso l'iter per una rete nazionale che sarebbe davverto tanto utile e preziosa per molti pazienti.

Costituita nel 2008, la Fondazione Italiana Fegato-ONLUS vede la presenza, assieme alla Regione FVG, di soci fondatori come il  Fondo per lo studio delle malattie del fegato Onlus, il Consorzio per l'Area di Ricerca Scientifica e Tecnologica di Trieste, le Aziende ospedaliero universitarie “Ospedali Riuniti di Trieste” e “Santa Maria della Misericordia di Udine”, L'Università degli Studi di Trieste, il Consorzio per il Centro di biomedicina molecolare e il Centro di riferimento oncologico di Aviano. La costituzione della Fondazione ha rappresentato l’atto finale di una serie di accordi di massima raggiunti con la Regione ed altri enti privati ed istituzionali per la costituzione di un soggetto capace di coordinare ricerca di base e attività clinica nell’ambito della Regione Friuli Venezia Giulia.

Prima in Italia, la Fondazione nasce dalla stretta sinergia fra le due direzioni regionali (Salute e Lavoro) e ha tre scopi essenziali. Il primo è di natura clinica e mira a dare servizi d’eccellenza nella gestione delle patologie del fegato. Il secondo scopo riguarda direttamente la ricerca, che viene fatta sia a livello clinico che di base. Il terzo scopo  è educazionale e formativo e intende fare della Fondazione un polo di riferimento per quanti intendono approfondire, provenendo dall’Italia e da altri Paesi, le loro conoscenze in questo particolare campo della medicina.