Sicurezza a Trieste, oltre 200 telecamere attive in città: attenzione alla "zona movida"

Un ampio “punto” sull'opportuno incremento nella collocazione di telecamere in città, ma anche sull'introduzione “in servizio” di altre nuove strumentazioni (quali gli autovelox), e ciò sia in termini quantitativi che di sempre più alto livello e perfezionamento tecnologico, tutto nella direzione di una maggior sicurezza urbana, sempre più percepita come necessaria e quindi auspicata dai cittadini, è stato svolto in Municipio in una conferenza stampa tenuta dal Vicesindaco e assessore alla Sicurezza Pierpaolo Roberti assieme alla collega di Giunta Serena Tonel nella sua veste di Assessore alla Comunicazione e ai Sistemi informativi e telematici.

Nel corso dell'incontro, aperto dal Vicesindaco Roberti che ha sottolineato come proprio l'aumento delle capacità di comunicazione verso la cittadinanza e l'introduzione di diverse innovazioni tecnologiche specifiche in tal senso, siano da considerare come uno dei tratti distintivi dell'Amministrazione in carica, l'Assessore Tonel ha illustrato nei dettagli il particolare “settore” delle telecamere informando di come nell'anno da poco trascorso ne siano state installate 10 in più, tutte collocate in zone pedonali; laddove le precedenti erano maggiormente al servizio del controllo dei flussi di traffico autoveicolare o di specifici edifici, mentre queste ultime saranno più mirate, appunto, alla maggior sicurezza delle zone pedonali.  Per fare un esempio “emblematico” una avrà il “compito” di controllare la via san Nicolò nel punto specifico dove è posizionata la statua di Umberto Saba, troppo spesso fatta oggetto – come noto - di atti vandalici.

Altre – e tutte di alta qualità – saranno al servizio di zone cittadine come via Procureria angolo Punta del Forno, via di Cavana angolo Madonna del Mare, via Rossini - Palazzo Gopcevic (sede tra l'altro della Sala “Bazlen” e del Civico Museo Teatrale), piazza Vecchia - via del Ponte, piazza Venezia - inizio via Torino, piazza Hortis – Palazzo Biserini – Emeroteca, Passo Costanzi angolo via Malcanton, via San Nicolò – edificio ex scuola “Benco” (ora sede dei Servizi sociali comunali), via Coroneo angolo Zanetti, piazza Unità - fuori Sala Consiglio Comunale, piazza Ponte Rosso.

Come si può vedere, molte di queste sono collocate nelle zone della cosiddetta “movida” e potranno contribuire al controllo e contrasto di eventuali eccessi. Da rilevare che la collocazione di nuove telecamere è stata chiesta anche dalle diverse Forze dell'Ordine per una maggior vigilanza generale.

Il numero totale degli apparecchi in funzione sul territorio comunale è ora di circa 200, di cui 80 “cittadine” (con funzioni di sorveglianza generale), circa 80 “perimetrali” per il controllo di singoli e particolari edifici, più 40 per le esigenze di sicurezza dello Stadio.

Appositi finanziamenti regionali – è stato precisato – hanno costituito un fondamentale contributo sia per i nuovi acquisti che per l'aggiornamento dei sistemi e dei server, anche per  poter meglio supportare le telecamere ad alta qualità e di ultima tecnologia adottate, capaci, tra l'altro, di fornire immagini di ben più alta risoluzione.

Strumenti i quali – hanno spiegato Roberti e la Tonel - rappresentano un effettivo e notevole passo avanti tecnologico e funzionale, ad esempio prevedendo la visualizzazione completa da 180° a 270° così consentendo di sorvegliare continuamente le zone interessate (le precedenti telecamere “Dome” brandeggiabili non lo permettevano essendo in continuo movimento e perciò “perdendo” in vari momenti alcuni punti dell'area controllata).

Da rilevare ancora che grazie al maggior “spazio disco” presente sui nuovi server e, parallelamente, all'entrata in vigore del nuovo Regolamento della Polizia Locale sulla Videosorveglianza cittadina,  il sistema potrà ora contenere  fino a una settimana di registrazione continua, come consentito dalle normative vigenti (quali il provvedimento del Garante dell'8 aprile 2010). Il tutto a maggior beneficio anche delle eventuali indagini di polizia e quindi a maggior tutela della sicurezza della città.

Una sicurezza che sarà ulteriormente rafforzata – ha detto Roberti – dal nuovo Piano di Videosorveglianza cittadina in fase di predisposizione, con la previsione di nuove collocazioni di telecamere, anche nelle aree periferiche ritenute più “a rischio”.

Ancora il Vicesindaco Roberti, già in apertura della conferenza, aveva voluto ricordare il forte e crescente impegno della Polizia Locale nei molteplici – e talvolta poco noti - campi di attività della “Municipale”, sempre a garanzia del più alto livello possibile della sicurezza e del vivere civile nella nostra città.  Prendendo ad esempio “una giornata tipo della PL”, Roberti ne ha sottolineato l'incessante svolgersi, con l'intervento del personale dei tre Distretti, del Reparto motorizzato, oppure dei nuclei speciali dei “NIS” e degli “NTS”, della Polizia Edilizia, Ambientale, Commerciale, o degli addetti al controllo delle residenze, fino alle pattuglie serali.

Lo “specchietto” di una sola giornata (concretamente si trattava di l'altro ieri, 7 marzo) parla di decine di interventi di ogni specie, dalla vigilanza sulla viabilità (anche ad esempio per causa di improvvise anomalie sulle carreggiate stradali, oppure per imbrattamento di carreggiata con olii, cadute di calcinacci o comunque per l'esigenza di lavori urgenti) fino al supporto logistico all'intervento dei Vigili del Fuoco; e poi, dai rilievi per tre sinistri stradali, tutti con feriti e uno anche con cappottamento del veicolo alle sei richieste di intervento per ulteriori incidenti stradali con soli danni materiali; e altri interventi ancora per intralci ai mezzi della N.U., della Trieste Trasporti, su passi carrai e in seconda fila (con sanzioni e rimozioni), per sequestro amministrativo di veicoli, per extracomunitari che si stavano picchiando ai Portici di Chiozza, per rumori molesti (da una casa e da un locale), per sanzioni per sosta irregolare e non osservanza dei divieti di sosta. Su quest'ultimo punto, Roberti ha ricordato per inciso come esse siano cresciute ovunque in città, dalle 52.283 del 2016 alle 57.525 del 2017 (stesso “trend” anche in largo Granatieri e vie limitrofe: dalle 194 sanzioni emesse nel 2016 alle 686 nel 2017). Con un aumento generale che evidentemente testimonia di una crescente tendenza alle infrazioni stradali, particolarmente quelle legate alla sosta.

Un'attività intensa dunque della Polizia Locale (e non sono stati esplicitati per doverosa riservatezza taluni altri interventi più delicati e particolari, come ad esempio quelli di polizia giudiziaria) che viene svolta – ha concluso il Vicesindaco – con organici decisamente ridotti in confronto al passato, ovvero con circa 200 unità in meno rispetto a 15 anni fa.