Sempre ubriaco picchiava la moglie da almeno 10 anni, anche quando era incinta

I Carabinieri della stazione di Polcenigo hanno dato esecuzione alla misura cautelare dell’allontanamento immediato dall’abitazione famigliare e del divieto di farvi rientro senza autorizzazione del giudice (art. 282 bis e ter c.p.p.) nei confronti di un 38enne marocchino di Fontanafredda (Pn).  i militari hanno notificato il provvedimento emesso dal g.i.p. del tribunale di Pordenone (dr. Eugenio Pergola) e l’uomo ha dovuto lasciare immediatamente l’abitazione ove viveva con la moglie connazionale 37enne trasferendosi presso quella di suoi conoscenti. Origine del provvedimento ancora una volta maltrattamenti maturati tra le mura domestiche: le indagini hanno dimostrato che l’uomo in stato di abituale ubriachezza, da almeno una decina d’anni maltrattava la moglie anche in presenza dei figli minori di 3 e 9 anni, sottoponendola a violenza fisica, minacce, mortificazioni psicologiche, con cadenza pressoche’ giornaliera anche durante la gravidanza. sottoposta a tormentoso regime di vita veniva colpita con calci e pugni, afferrata per i capelli ed offesa con parole irriferibili. Ad aprile, nel corso di ennesima escandescenza, l’uomo sferrava un violento calcio ad una porta che di rimbalzo provocava alla donna lesioni alla testa ed al collo. la donna aveva deciso di sopportare e subire tali intemperanze per evitare ulteriori violenze del marito ma nel 2015 stanca delle situazione aveva trovato il coraggio di denunciare decidendo poi, come spesso accade, di tornare sui suoi passi e ritirare la denuncia concordando con il marito la separazione. la situazione purtroppo non mutava tanto che all’ennesima violenza richiedeva ai carabinieri di polcenigo di porre fine al calvario denunciando anni di violenze e umiliazioni. i numerosi interventi dei carabinieri di polcenigo, fontanafredda e dell’aliquota radiomobile di sacile, i referti di ospedali e medico di famiglia attestanti le lesioni subite, le testimonianze di vicini di casa e di personale dei centri antiviolenza, dimostrano concreto ed attuale il pericolo che l’uomo (difeso dall’avv. enrico sarcinelli del foro di pn) se non allontanato dall’abitazione possa reiterare le condotte aggressive. il giudice, sulla base della richiesta del p.m. dr. andrea del missier, ha disposto l’allontanamento dalla casa familiare, con obbligo di tenersi ad una distanza di almeno 500 metri dalla moglie e dai luoghi dalla stessa abitualmente frequentati, con divieto di contattarla in qualsiasi modo e con qualsiasi mezzo, pena l’emissione di misura cautelare piu’ grave.