Il segreto di Susanna al teatro Verdi

Dopo La serva padrona e La voix humaine, terzo appuntamento nell'ambito dell' Opera in un atto al Teatro Verdi di Trieste con Il segreto di Susanna di Ermanno Wolf - Ferrari  in scena fino al 22 marzo.

Quest'opera esordì come intermezzo nel 1909 a Monaco di Baviera  e rappresenta  a pieno il periodo della Belle Epoque con piglio ironico, elegante e divertente.

La trama è molto lineare, ma può fornire spunti per riflessioni su dinamiche familiari e mancanza di comunicazione all'interno della coppia: il Conte Gil è molto geloso e insospettito dallo strano comportamento della moglie,  quasi a immaginare un tradimento; in realtà la giovane Contessa Susanna vuole solo nascondere il suo vizio per il fumo, moda dell'epoca.

Una commedia che strizza l'occhio, ma in maniera sofisticata e raffinata grazie alla leggerezza della partitura ben resa dall'Orchestra della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi guidata dal maestro Takayuki Yamasaki.

Brillante Alessio Cacciamani in un Conte Gil divorato dalla gelosia, incantevole Marie Fajtova in Susanna, personaggio civettuolo dalla voce piena di colore; molto divertente Motoharu Takei nei panni di Sante il servo silenzioso, ma che vede e sa tutto.

 

 Un allestimento davvero efficace quello di Daniele Guerra, che ha deciso di puntare di più sull'interazione tra i personaggi e i loro caratteri, funzionali e semplici i costumi e le scene di Angelo Canu che  danno l'idea di dinamicità.

Ultime rappresentazioni il  21 e il 22 marzo alle ore 11.00.