Sangue e terrore in via San Marco, aggredite due ventenni in pieno giorno (VIDEO - FOTO)

Ancora un episodio di violenza in città, dopo le risse successe nei giorni scorsi in via Madonnina e in piazza Goldoni. Il fatto, raccontato alla redazione da una delle due aggredite congiuntamente alla mamma dell'altra R.D., risale a ieri pomeriggio, sabato 25 maggio 2019, nel rione di San Giacomo, precisamente in via San Marco. «Alle 12.30 di ieri, riferisce I.C di 25 anni. una delle vittime dell'aggressione,  è arrivato nel locale di via San Marco dove lavoro un triestino sulla quarantina, non frequentatore del locale (come riferito alla redazione da uno dei gestori del locale) che io però conoscevo solo di vista. Mi ha chiesto un frizzantino e si è messo a giocare alle slot. Successivamente è uscito ed ha continuato un trasloco di un appartamento, fermandosi attorno alle 14.00 poi una seconda volta in locale per una  pausa. Mentre beveva ha iniziato a farmi delle avances che man mano diventavano sempre più insistenti. Per educazione e per circostanza gli tenevo bada, sino a quanto gli approcci sono diventato più insistenti. A quel punto ha iniziato ad offendermi dandomi della "str***a. Poco dopo è arrivata la compagna che gli ha levato il frizzantino dalla mano e lo ha portato via» . «Alle 15.45 - ancora -  circa, è arrivata in locale la mia amica, A.S. di 20 anni, l'aggredita, che poi ha riportato le ferite ed i colpi più gravi inferti dall'uomo. Poco dopo è arrivata anche la mamma dell'aggressore assieme a lui. Ha iniziato a farmi nuove avances davanti a sua mamma, Io gli ho ricordato gli epiteti offensivi che mi aveva rivolto poco prima. Lui ha negato tutto ciò mentre la mamma lo ha difeso affermando che lui ha tanto bisogno di essere ascoltato. Nel frattempo in locale era giunto un nuovo cliente, nostro amico Nuovamente il signore mi apostrofa con "str**a" e non contento si gira verso la mia amica di scatto ed ha cercato di darle una sberla e lei ricambia con un'altra sberla. A quel punto gli diciamo che finisca il bicchiere e se ne vada immediatamente via di qua. Nel frattempo lui entra ed esce dal locale» «Alle 17.50 - ancora una delle vittime - è arrivato in locale un altro nostro amico- cliente, anche lui, sine colpa, poco dopo coinvolto nell'aggressione del quarantenne. L'uomo mi ha chiesto un ulteriore frizzantino. Vedendolo brillo gli ho detto che, come da legge vigente, non gli avrei più dato nulla di alcolico da bere. Da li è iniziato il clima sempre più violento. Ha iniziato ad aggredire verbalmente me e la mia amica in modo sempre più offensivo, iniziando a spintonare la mia amica A.S. e l'altro ragazzo presenti in locale. La mia amica è stata spinta verso la porta della cucina in modo violento. Immediatamente dopo lei ho risposto con un ulteriore spinta». «A forza - ancora -  lo abbiamo cacciato dal locale, una volta fuori lui ha cercato di rialzarsi ed ha sbattuto contro un'auto regolarmente parcheggiata. Noi siamo corsi dentro al locale nel tentativo di chiuderci dentro, purtroppo senza fortuna visto il terrore del momento. L'aggressore ha dato un pugno alla vetrata dell'entrata, ferendosi in modo piuttosto evidente all'avambraccio. L'entrata del locale  e l'esterno iniziavano ad essere cosparsi di sangue mentre lui non ci vedeva più dalla rabbia. In quel momento io mi sono messa da parte nel locale ed ho chiamato il 112 chiedendo disperatamente aiuto». «Rientrato - riferisce una delle vittime - l'uomo aveva ormai di mira me ma sopratutto la mia amica. Mentre si stava avvicinando è scivolato sul suo sangue. La mia amica, sopra di lui nel tentativo di fermarlo, è stata colpita da tre pugni in zona occhio destro mentre lui la teneva per i capelli nel tentativo di rialzarsi. Lei gli ha risposto con altri 3 pugni  e due calci sulla bocca, procurandogli frattura del setto nasale  e denti. Una quindicina di persone si erano radunate all'esterno del locale impaurite dalle mia continua grida e dal sangue all'esterno del locale. Nel frattempo siamo riuscite a scappare dal locale ed a ripararsi in un luogo vicino mentre nel frattempo sono giunte 2 volanti della polizia, un'autoambulanza e due ambulanze. I quattro poliziotti sono riusciti a placare non senza difficoltà lì'uomo, accompagnato poi a Cattinara  e successivamente in Questura». «La mia amica - conclude il tremendo racconto -  è stata condotta da via San Marco al Pronto soccorso, dopo essere stata medicata in loco dove il personale sanitario del 118 le ha levato tutto il sangue di cui era ricoperta. Le hanno dato 5 giorni di prognosi».

AGGIORNAMENTO

IL VIDEO - Le immagini possono urtare la sensibilità

 

LE FOTO - Le immagini possono urtare la sensibilità

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