Ritorna la Truffa dello specchietto in Regione

I Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Sacile al termine di attività di indagine hanno denunciato in stato di libertà per il reato di truffa (la cosiddetta truffa dello specchietto) R.F. 22enne appartenente ai cosiddetti “camminanti” gruppo nomade diffuso in Sicilia in particolare nel Comune di Noto (SR). Il reato veniva commesso nella mattinata dello scorso 07 agosto in località Cavolano del comune di Sacile in danno di una 55enne di Polcenigo che mentre transitava alla guida della sua autovettura in via Borgo Schiavoi, nei pressi del locale panificio, improvvisamente udiva un tonfo sordo provenire dalla parte anteriore destra del veicolo; nei pressi dell’esercizio commerciale notava due autovetture e, certa di non averne urtata nessuna, proseguiva la marcia venendo poco dopo affiancata da una Fiat Qubo di colore grigio chiaro di cui riusciva a fotografare la targa. L’uomo alla guida del veicolo le imputava i danni arrecati al suo specchietto retrovisore esterno sx (già appositamente danneggiato) riferendole di aver spaventato lui, sua moglie ed i suoi due bambini. La donna cadeva nel tranello e veniva indotta a consegnargli 200,00 euro in contanti per evitare il conseguente aumento del premio assicurativo. Successivamente decideva di segnalare i fatti ai Carabinieri che all’esito degli accertamenti individuavano l’autore della truffa, un 22enne disoccupato con pregiudizi penali specifici guarda caso della stessa tipologia. Grazie alla targa acquisita dalla donna, alla visione di telecamere di esercizi commerciali della zona e l’analisi di lettori targhe, i militari individuavano l’autovettura fiat Qubo posteggiata nei pressi del panificio e ricostruivano l’esatta dinamica dell’evento (appurando che nessun contatto vi era stato tra i due veicoli) e l’autore della truffa, proprietario del veicolo, che veniva inconfutabilmente riconosciuto dalla vittima nel corso di individuazione fotografica. In genere gli autori della “truffa dello specchietto” agiscono in corrispondenza di attività commerciali ove parcheggiano e quando la potenziale vittima (quasi sempre persona sola alla guida) li affianca lanciano un piccolo sasso contro la zona anteriore della carrozzeria. Immediatamente seguono la vettura che affiancano lamentando il danneggiamento del proprio specchietto retrovisore esterno, mostrando alla vittima il danno che imputano ad una manovra poco accorta. Dopo un breve colloquio convincono la controparte della loro buona fede inducendo a risarcire subito il danno in denaro contante. Per meglio raggirare le vittime e per fare cadere le loro difese, utilizzano vetture tipiche per famiglie (piccoli monovolume o utilitarie) con a bordo una donna e bambini piccoli simulando una classica famiglia in vacanza. Chiunque venga avvicinato con le modalità sopra indicate, mantenga la calma e proponga alla persona che lo ritiene responsabile di un danno arrecato alla sua autovettura di fare intervenire sul posto una pattuglia delle Forze di Polizia per la verifica dei fatti, effettuando subito una telefonata al 112. A questo punto se le persone sono malviventi desisteranno dalle richieste di risarcimento e si allontaneranno. Se possibile è utile prendere nota di marca, modello e soprattutto targa della vettura nonché della descrizione delle persone. Ancor meglio in modo discreto effettuare fotografie alla vettura con relativa targa e comunicare all’operatore del 112 quanto è avvenuto, fornendo più informazioni possibili sugli autori del reato, indicando il luogo preciso del fatto e la direzione verso la quale i potenziali truffatori si sono allontanati. Chiunque ritenga di essere stato vittima della “truffa dello specchietto” e non abbia denunciato l’evento non si faccia remore per il fatto di essere ingenuamente caduto nel raggiro: si rivolga con fiducia alle Forze dell’Ordine contattando il 112 per denunciare o fornire informazioni; se raggirati da persone a bordo di una Fiat Qubo di colore grigio contattare la Compagnia Carabinieri di Sacile all’utenza 0434.787900.