E' stata illustrata nei giorni scorsi ai consiglieri della IV Circoscrizione, competente per territorio e che dovrà ora esprimersi con un formale parere, e al pubblico presente nella sede di via Locchi, la serie di quattro diverse soluzioni delineate per il rinnovo e riqualificazione della storica piazza Sant'Antonio Nuovo, nel cuore del Borgo Teresiano di Trieste; soluzioni che sono il primo frutto dell'incarico di progettazione preliminare affidato dal Comune all'architetto concittadino Maurizio Bradaschia. Sono intervenuti all'incontro l'Assessore comunale ai Lavori Pubblici Elisa Lodi, i tecnici comunali del settore e lo stesso progettista arch. Bradaschia.
Tutte le quattro ipotesi progettuali, che si differenziano tra loro principalmente per la presenza o meno di alberature e di una vasca d'acqua (a sua volta, ove presente, prospettata come elemento centrale o viceversa più spostato verso il Canale e la Chiesa di San Spiridione), convergono invece su alcune scelte ritenute in ogni caso necessarie: un recupero della pavimentazione in masegno e la “ripulitura” (in tutti i sensi, n.d.r.) dell'arco visivo della piazza dalla presenza degli attuali contenitori per le immondizie, con spostamento dei cassonetti in altre posizioni; e più in generale, da un punto di vista stilistico-architettonico, il mantenimento dell'attuale “impronta” storica di questo importante spazio aperto cittadino, curandone una opportuna “rivisitazione” ma senza stravolgimenti o inserimenti di elementi snaturanti il suo originario aspetto neoclassico, anzi “connettendola” anche in questo senso con le altre vie e piazze del centro storico recentemente riqualificate (dalle sponde del Canale di Ponterosso alla adiacente via XXX Ottobre).
Fra queste quattro proposte iniziali, la Giunta Municipale, con il Sindaco Dipiazza, il competente Assessore Lodi e i tecnici comunali, dopo aver svolto un'opportuna “indagine” conoscitiva e di condivisione dei pareri della cittadinanza, sceglierà un progetto preliminare dal quale poi partirà l'iter per la progettazione esecutiva – da ottenere prevedibilmente entro quest'estate – e per la successiva gara per l'assegnazione dei lavori.
