«Riaccendere la musica a Trieste», al via la petizione del Comitato Trieste Viva

Al via da oggi, lunedì 17 giugno 2019, la petizione online pubblicata dal sempre attivo Comitato Trieste Viva a Trieste. «A Trieste - riferiscono i promotori - , con l’approvazione del Piano di classificazione Acustica approvato da parte del Consiglio Comunale nel dicembre 2018, e delle “NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE del REGOLAMENTO COMUNALE PER LA TUTELA DALL’INQUINAMENTO ACUSTICO (art.6, comma 1, lett.e) della L.26/10/1995 n.447”, sono state introdotte nuove procedure e nuovi limiti per chi organizza "una manifestazione temporanea in luogo pubblico con l'uso di strumenti o impianti sonori rumorosi". Questo provvedimento, di fatto, rende estremamente difficile, quando non impossibile, proporre un qualsiasi intrattenimento musicale all’aperto, si tratti di musica dal vivo, dj set, concerti, esibizioni musicali, feste, ballo, cinema, eventi sportivi svolti in strutture pubbliche o private, fiere, mercati e manifestazioni politiche, religiose o  associazionistiche e qualsiasi altra forma di intrattenimento che comporti emissioni sonore. Il provvedimento interessa chiunque voglia organizzare un evento musicale di intrattenimento o spettacolo, associazioni, enti pubblici o privati; gruppi, privati». «La nuova procedura - ancora il Comitato Trieste Viva - da seguire per proporre una serata musicale prevede che 30 giorni prima dell'iniziativa, si debba presentare A MANO al Protocollo Generale del Comune, una richiesta di autorizzazione, allegando una planimetria della zona che consenta di individuare gli insediamenti circostanti, la ricevuta di un versamento da 106 euro, e una marca da bollo da 16 euro: nella richiesta devono essere indicati gli strumenti che verranno utilizzati, giorno e ora, un programma completo della manifestazione.  Sono state individuate alcune zone in deroga acustica, dove le richieste di autorizzazione verranno approvate d'ufficio, nelle zone non incluse nella deroga l'autorizzazione può anche essere negata (in questo caso i 106 euro non vengono rimborsati)». «Con questa petizione - concludono i promotori del Comitato Trieste Viva - chiediamo al Comune:

  • La semplificazione della procedura attuale, ad esempio consentendo anche l’invio telematico via Pec della richiesta di autorizzazione;
  • L’abbattimento della quota di 106 euro, visto che altre Amministrazioni comunali non chiedono questo importo;
  • La concessione di accedere ai limiti acustici in deroga anche alle manifestazioni temporanee non programmate nella zona in deroga permanente, (ad esempio concedendo 14 eventi all’aperto all’anno con un massimo di 2 eventi in giorni consecutivi alla settimana);
  • Reintroduzione tra le deroghe previste su tutto il territorio cittadino anche il periodo riguardante il capodanno Serbo-Ortodosso e la Barcolana.
  • L’estensione dell’area di deroga permanente identificata che attualmente include ad esempio solo un pezzo di via s.Niccolò escludendone la parte più centrale, ed escludendo altre vie pedonali del centro cittadino (Piazza S.Antonio, Via Dante, Via Ponchielli, Via S.Lazzaro, Via Paganini, Via Genova lato pedonale,  il viale XX Settembre ecc), aree nelle quali i locali organizzano abitualmente intrattenimenti musicali.
  • L’apertura di un tavolo di confronto tra Artisti e Comune per poter spiegare le molteplici difficoltà che comporta l’organizzazione di un evento, siano esse di natura tecnica o amministrativa;
  • La redazione, da parte del Comune, di un Vademecum che riassuma e schematizzi tutti gli adempimenti a cui deve sottostare chi vuole organizzare un evento».

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