«Centinaia di negozi abbandonati a Trieste, tasse e burocrazia sempre più pressanti»

«Trieste, più di 300 i negozi abbandonati fuori dal centro cittadino, una notizia che conferma una situazione nota e preoccupante». Così commenta Giorgio Cecco referente triestino per Progetto Fvg. «Certo - ancora - le crisi industriali fanno più rumore, ma negli ultimi anni le piccole e micro imprese, artigiani e commercianti chiudono con numeri spesso ben più importanti. La buona volontà degli enti locali e gli incentivi regionali, come quelli fortemente voluti dal nostro Assessore Bini e comunque importanti , non possono bastare quando restano tasse e burocrazia sempre più pressanti mantenute dal Governo centrale. Non c’è solo il valore economico di chi da sempre ha tenuto in piedi il Paese, ma la valenza sociale della bottega di quartiere che sta scomparendo e non è il progresso che avanza, piuttosto l’essenza di un mondo a misura d’uomo che sparisce». «E' chiaro che non è possibile fermare il commercio elettronico online, ma alcune tipologie non sono idonee a tale sistema e non sempre rispondenti a quello della grande distribuzione, quindi possono non solo sopravvivere, ma creare occupazione se sostenute anche in ambito nazionale con politiche illuminate per uno sviluppo sostenibile, meno finanziario e più umano - sottolinea Cecco» .