Primo caso di influenza grave a Trieste, la donna non era vaccinata

Si tratta di una donna di 43 anni, non vaccinata, ricoverata presso il Presidio ospedaliero di Trieste con una sindrome di grave insufficienza respiratoria acuta.

In Regione il sistema di sorveglianza delle forme gravi e complicate di influenza segnalava, al 13 gennaio, 4 casi gravi di influenza con un decesso. Con questo caso, già sierologicamente confermato, le forme gravi e complicate salgono a 5.

I dati della sorveglianza dell’influenza, relativi alla seconda settimana del 2019, documentano che continua ad intensificarsi l’attività dei virus influenzali e che l’incidenza delle sindromi influenzali in Italia è di 7,1 casi per mille assistiti. In Friuli-Venezia Giulia l’incidenza totale delle sindromi influenzali nella seconda settimana di gennaio è inferiore alla media nazionale, raggiungendo il valore di 4,6 casi per mille assistiti.

Complice forse una stagione invernale con temperature non ancora particolarmente rigide, la diffusione del virus influenzale risulta più lenta dello scorso anno, posticipando nel tempo il picco dell’epidemia. Tempo utile quindi per i cittadini, che possono ancora recarsi agli ambulatori dei medici curanti, ed effettuare la vaccinazione; soprattutto le persone vulnerabili per età o presenza di altre malattie che potrebbero metterle a rischio.

L’ epidemia influenzale stagionale è responsabile di buona parte dell’eccesso di mortalità che ogni inverno viene registrato dai sistemi di sorveglianza di tutto il mondo. Tale monitoraggio aveva già registrato in Regione Friuli Venezia Giulia 4 casi gravi di influenza con un decesso, e nelle ultime settimane la mortalità media giornaliera risulta maggiore di quella attesa, a causa dell’impatto - in termini di eccesso di mortalità - di cui è responsabile il virus influenzale: l’influenza infatti può anticipare il decesso di persone che sono affette da malattie che aumentano il rischio di complicanze.

La copertura vaccinale negli ultrasessantacinquenni, relativamente agli assistiti dei medici di medicina generale dell’Asuits, ha superato quota 50%, secondo i dati non ancora definitivi, presenti nel sistema informativo. Tale risultato è però ancora distante dagli obiettivi di copertura vaccinale richiamati dal Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2017-19.

Solo una parte delle persone di età superiore a 65 anni si sono rivolte al medico curante per sottoporsi alla vaccinazione, e una quota ancora rilevante di popolazione a rischio di complicanze non è stata immunizzata. Le persone più vulnerabili all'influenza possono quindi ancora richiedere la vaccinazione al loro medico di medicina generale.