Premio di Vetro Elca Ruzzier, mercoledì l'assegnazione a Marianna Accerboni

Il Premio di Vetro 'Elca Ruzzier' - X edizione - sarà assegnato all'architetto Marianna Accerboni nel corso di una cerimonia che si terrà mercoledì 17 ottobre, alle ore 18, nell’Auditorium del Museo Revoltella di via Diaz 27, alla presenza dell’Assessore alle Pari Opportunità Serena Tonel e la Presidente della Commissione Pari opportunità del Comune di Trieste Laura Di Pinto.

Il prestigioso riconoscimento 2018 è stato presentato stamane in Municipio dall'assessore Serena Tonel e dalla presidente Di Pinto con la vicepresidente Giulia Bernardi Borghesi e rappresentanti della Commissione Pari Opportunità:  Alda Radetti, Anna Maria Mozzi e Daniela Pantaleo.

“Ringrazio la Commissione Pari Opportunità per aver scelto una persona quale Marianna Accerboni che, nel corso della sua carriera professionale, ha saputo essere un testimone esemplare per tutte le donne dimostrando di raggiungere risultati brillanti e lusinghieri che sono 'espressione' felice e motivo d'orgoglio della città da cui provengono – ha sottolineato l'assessore Tonel -. Marianna Accerboni è una figura di donna 'completa' che si è realizzata ai massimi livelli nel campo dell'arte, della musica e della cultura grazie all'impegno profuso e alla qualità del suo lavoro che le hanno consentito di acquisire grande visibilità e successo. Ricordiamo uno tra i suoi più recenti importanti incarichi professionali, che la vide all'opera con raffinata sensibilità e maestrìa in occasione del 107° compleanno di Gillo Dorfles”.

La presidente Di Pinto ha posto l'accento sulla rilevanza particolare di questa decima edizione del Premio di Vetro intitolata “Una vita per l'arte”, che premierà a pieno merito Marianna  Accerboni, “una grande donna alla quale siamo onorati di conferire questo prestigioso riconoscimento”. Un Premio che è  stato istituito nel 2007 dalla Commissione nel ricordo dell'ex commissaria Elca Ruzzier, cofondatrice del GOAP,  ed è finalizzato alla valorizzazione di figure di donne triestine appartenenti al mondo della cultura, delle scienze, dell'economia, dell'arte e dello sport.

Di Pinto ha poi annunciato che nel corso dell’appuntamento di mercoledì 17 ottobre, a sottolineare l'amore per le arti che Accerboni ha sempre dimostrato a tutto tondo, l’architetto rievocherà brevemente, per immagini e parole, il proprio intenso e poliedrico percorso artistico, costellato di numerosi eventi e performance multimediali di arte visiva, luce e musica, realizzati in Italia e all’estero. E proporrà al pubblico anche una sorpresa di luce, interpretata dalla bella voce del soprano Marianna Prizzon, accompagnata al pianoforte da Alessandra Sagelli. Verrà quindi presentata per la prima volta una composizione inedita composta per l'occasione e a lei dedicata dal Maestro Silvio Donati.

Marianna Accerboni, triestina, è architetto-scenografo, critico d’arte e d’architettura. Ha vissuto 20 anni a Venezia. Laureata all’Istituto Universitario di Architettura di Venezia con una tesi in Scenografia sull’immagine mentale della città lagunare, vi ha frequentato l’Accademia di Belle Arti. Da Venezia, dov’era assistente ai costumi alla Fenice, sono scaturiti importanti lavori di scenografia, allestimenti di mostre, creazione di eventi d’arte e arredamenti in Svizzera, Austria, Inghilterra, Roma, Firenze, Bruxelles e una lunga collaborazione con lo scenografo Luciano Damiani. La passione per la critica d’arte e d’architettura ha sempre accompagnato, fin da giovanissima, la sua attività artistica, sostenendola e aggiornandola. L’interesse per la Scenografia si è poi tradotto nella creazione di eventi di luce, con cui sottolinea le mostre e gli eventi più rilevanti (più di 660 fino a oggi) che ha  curato come critico d’arte. In quest’ultima veste collabora da decenni con Il Piccolo di Trieste, ha collaborato per anni con il giornale l’Arena di Verona, ho scritto pezzi per Brava Casa, Art e Dossier e testate specialistiche (oltre 3300 articoli) e realizzato numerosi cataloghi d’arte, di cui spesso ha curato anche la linea grafica, e interviste (Dorfles, Daverio, Richard Rogers, Gregotti, Nureyev, Ughi ecc.).

Ha scritto di lei il critico Flaminio Gualdoni: Le esperienze d’architettura e scenografia e musica e pittura, svolte negli anni, inducono Accerboni ad agire su un campo di visione del quale in prima lettura si offre l’esplicita spettacolarità - è il caso, ad esempio, degli abiti di luce - ma per ritrovare subito frequenze più profonde. È, ad esempio, quel suo pensare pittura, dunque pittura di luce in modo non ortopedico, anche attraverso l’uso di media che pittorici non sono più, o non soltanto. Ed è un pensare pittura che filtra modelli antichi, a partire da quel Sei-Settecento in cui arte era agire dipingendo, ma anche elaborando apparati e machinae spettacolari, tra Venezia e Roma.

Non dunque, il gioco della deroga disciplinare di per se stessa, importa all’artista, quanto lo schiudersi, attraverso le strategie della complessità, d’un sottile, intenso, magico anche, gioco della visione.

Ha ricevuto i seguenti premi: Premio di Poesia Grado ’74 - Premio di Pittura S. Quirico 1974 dal Comune di Ranco (Varese).

Targa d’argento Cassa di Risparmio di Gorizia - Premio di Pittura Comune di Manciano (Grosseto), 1979 - 2° Concorso Nazionale di pittura dal Comune di Castel Maggiore (Bologna), 1978 - VI edizione del Premio Margherita d’argento, 2007 - Premio giornalistico Paolo Rizzi, Venezia 2018 (vincitrice per la Sezione Arte e Cultura).