Pordenone, picchia la moglie: vessazioni, minacce calci e pugni anche quanto era incita

Lo scorso 27 marzo i carabinieri della stazione di Fontanafredda (Pn), arrestavano Cari Manuel, 25enne di  Fontanafredda (Pn), di etnia sinti, disoccupato, pluripregiudicato. ammesso alla misura alternativa della detenzione domiciliare ( in seguito a cumulo pena inflitta dal tribunale di Pordenone per reati contro il patrimonio ), violava ripetutamente le prescrizioni imposte commettendo, tra gli altri, il reato di maltrattamenti in famiglia segnalato dai carabinieri al magistrato di sorveglianza di Udine che emetteva decreto di sospensione provvisoria della detenzione domiciliare e contestuale ordine di traduzione in carcere. All’uomo, proprio oggi uscito dal carcere, i carabinieri di Fontanafredda hanno notificato ulteriore ordinanza di applicazione di misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico emessa dal dr. pergola. Per il  giudice, il 25enne non appena rimesso in libertà potrebbe ripetere condotte analoghe a quelle per cui era finito dietro le sbarre. Dalle delicate indagini dei carabinieri erano infatti emersi anni di comportamenti vessatori e prevaricatori dell’uomo nei confronti della giovane compagna attuati anche in presenza dei tre figli minori: pressioni e prevaricazioni fisiche e psichiche,  litigi, percosse ( pugni e calci anche quando era incinta ), insulti, minacce di morte, distruzione di telefono cellulare, ampia impossibilità per la donna di avere relazioni con persone estranee alla comunità sinti, di vestirsi come voleva, di mandare i figli all’asilo, privazione di qualsiasi autonomia economica ( impossibile per la giovane disporre di bancomat o conto corrente ), continue telefonate o visite improvvise sul luogo di lavoro mettendo a repentaglio l’impiego della donna costretta a versare ogni suo introito sul conto del marito, rappresentano elementi costitutivi dei reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni e violenza privata aggravati di cui è chiamato a rispondere Le indagini sono state coordinate dal sostituto procuratore della repubblica di Pordenone Dr. del Missier Andrea. L’arrestato, ora agli arresti domiciliari in altro domicilio con braccialetto elettronico, è difeso dall’avv. Mazzarella Maurizio del foro di Pordenone. in caso di violazione delle prescrizioni tornerà in carcere.