Piazza San Giovanni, protesta degli antifascisti: «Non ci spostiamo». Interviene la Polizia (VIDEO)

Primi momenti di tensione questa mattina, sabato 3 novembre 2018, in piazza San Giovanni, una delle zone calde più sensibili, in cui verrà realizzata una zona cuscinetto ad opera delle Forze dell'ordine.

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Un gruppo di ragazzi antifascisti (il collettivo Tilt ha rivendicato l'azione)  ha deciso di rimanere dalla mattina a questa sera proprio in questa zona, con la precisa volontà di non spostarsi di un centimetro. Intervenuti poco da le Forze dell'Ordine, Polizia e Carabinieri. Una ragazza, posta accanto alla statua di Giuseppe Verdi sta spiegando tramite l'ausilio del megafono il motivo del gesto da parte dei ragazzi. Alcuni manifestanti sono stati portati via dalle Forze dell'Ordine

 

Sul posto anche i Vigili de lFuoco che stanno invitando (ed aiutando) la ragazza a scendere dalla statua, vista l'altezza

Di seguito il comunicato del collettivo Tilt:

Questa mattina un gruppo di antifasciste e antifascisti della nostra città ha deciso che la testimonianza non è più sufficiente. L'antifascismo non può essere un affare delegato ad altri - siano esse questure, istituzioni o leggi - perché, come abbiamo preso atto per l'ennesima volta, nessuno, se non noi con i nostri corpi e le nostre pratiche, ha la reale intenzione di opporsi a quanto sta avvenendo. La marcia fascista a cui vorrebbero farci assistere impotenti è molto più di una parata che celebra "eroi e martiri" e altri miti nazionalisti: è il sintomo di una cultura più vasta che affonda nell'odio razziale, nel blocco delle frontiere, nella violenza sulle nostre vite, nell'autoritarismo. A questa cultura e ai suoi rapporti di potere ci opponiamo tutti i giorni. Mentre militarizzano le strade e rendono sempre più oppressivo e repressivo il loro sistema di governo, lasciano che nuovi fascisti ci intimidiscano indisturbati per le strade, utilizzandoli come leva politica per spostare sempre più in là il livello del consentito e al tempo stesso per ergersi a fantomatici paladini della democrazia. Mai la "democrazia" è stata una formula più vuota e mistificante: lo sappiamo tutte e tutti, agiamo di conseguenza. Al contrario delle connivenze e delle belle parole, oggi rivendichiamo con forza che la marcia su Trieste va fermata con ogni mezzo necessario. Questa mattina il mezzo sono stati i nostri corpi, posizionati sul percorso che è stato concesso ai fascisti. Se qualcuno cercava un pretesto per impedire lo scempio di questa parata, ecco, ve lo offriamo: siamo noi, la presenza di antifascisti e antifasciste in questa città. Casapound non può sfilare, non per legge, ma perché qualcuno è lì davanti ad impedirglielo.
Siamo in piazza San Giovanni: disarmati/e, determinati/e, antifascisti/e.

Non abbiamo intenzione di muoverci di un metro e invitiamo tutti gli antifascisti e le antifasciste di questa città a fare lo stesso. Raggiungeteci. Formate blocchi spontanei. Manifestate. Siateci dappertutto. Oggi può essere una giornata storica, o la contrario l'ennesima tappa di un imbarbarimento sempre più marcato. Bisogna decidersi. Non è il più il tempo dei discorsi e degli appelli, siamo già oltre: siamo nell'epoca dei lager di stato, delle deportazioni, dell'attacco alla libertà di tutti e tutte. Noi a questo non ci stiamo: come ieri, anche oggi abbiamo bisogno di resistenza.

De* antifascist*

VIDEO DI ELIA CALZOLARI

https://www.facebook.com/triestecafeTv/videos/492576504594344/

http://www.triestecafe.it/blog/2018/11/03/cortei-oggi-rimozioni-divieti-tutte-le-informazioni-utili-3-novembre-2018/