“People – Prima le persone” , adesione scout laici C.N.G.E.I.: «Diversità non vanno temute»

«“……il principio fondamentale della Legge Scout esclude risolutamente l’egoismo e spalanca la porta alla buona volontà ed al servizio verso il prossimo” (Baden Powell, da “La strada verso il successo”)».

Lo rilevano in una nota Gli scout laici del C.N.G.E.I. Friuli Venezia Giulia

«Il servizio educativo - continua la nota-  rappresenta per noi da sempre una grande e bellissima sfida: amare i giovani, accompagnandoli nel loro percorso di crescita ad essere persone libere e felici. Lo facciamo senza distinzione di estrazione sociale, religione o provenienza geografica.  Le storie di disperazione che attraverso i media e la testimonianza diretta di altri gruppi scout che vivono nei territori di frontiera maggiormente colpiti dai fenomeni migratori, ci sconvolgono per la loro drammaticità».

«Di fronte - viene sottolineato -  a ciò ci sentiamo chiamati a ribadire la fedeltà alla nostra promessa scout rinnovando l’impegno a quei valori che vogliamo trasmettere come cittadini: aiutare coloro che si trovano in uno stato di bisogno e difficoltà senza nessuna volontà di discriminazione culturale e senza temere le diversità, mettendo al centro le persone.  Siamo convinti che la diversità sia fonte di ricchezza ed il C.N.G.E.I. considera i diritti della persona come un insieme di opportunità e garanzie che permettono di esprimere se stessi e di agire attivamente all’interno della società democratica».

«Nell’ottica - ancora - del miglioramento della qualità sociale ed alla ricerca di un maggiore “ben-essere” sociale il C.N.G.E.I. si pone come soggetto attivo, sensibilizzando i soci giovani e adulti alla difesa dei diritti negati ed al superamento di situazioni a rischio, ricercando partnership e collaborazioni con Enti e associazioni che perseguono le nostre stesse finalità. Ci siamo riconosciuti nell’invito ad aderire a “People - Prima le perosne” perché crediamo che come scout e cittadini sia giusto impegnarci per lasciare il mondo migliore di come lo abbiamo trovato. Vogliamo contribuire con il nostro esempio ed il nostro servizio educativo ad essere sentinelle di speranza affinché il nostro Paese senta propria la sfida di avere uno sguardo coraggioso per trasformare in opportunità di rinnovata umanità ciò che oggi la paura fa apparire come un problema».