«Pedonalizzazione via Mazzini, meglio non avventurarsi con sperimentazioni parziali come in passato»

«Grande attenzione sull’ampliamento delle zone pedonali, ma meglio non avventurarsi con sperimentazioni parziali come quelle passate, che hanno creato solo disagi e nessun vantaggio soprattutto per contenere l’inquinamento e migliorare la qualità della vita dei cittadini»

Così si esprime Giorgio Cecco membro del coordinamento regionale, referente triestino per Progetto Fvg, sulla richiesta di alcuni negozianti per la chiusura di via Mazzini. 

«Credo si debba arrivare piuttosto ad una pianificazione a medio-lungo termine con una pedonalizzazione più ampia del Borgo Teresiano e del Borgo Giuseppino e con una radicale modifica al trasporto pubblico integrato, valutando bene gli assi corso Italia e via Mazzini, magari in futuro con un sistema elettrico all’interno delle zone interessate – evidenzia Cecco – così da non penalizzare né il servizio pubblico né le esigenze dei commercianti, delle attività turistiche e nel rispetto dell’ambiente».

«Con la precedente amministrazione abbiamo assistito all’evidente flop nella pedonalizzazione della via, che penalizzava il trasporto pubblico senza nessun vantaggio per i cittadini ed il commercio, via Mazzini e corso Italia sono la “punta di diamante” di un sistema di viabilità e di una rete di trasporto collettivo che andrebbero probabilmente  rivisti, in questo caso però con un progetto complessivo e con a disposizione adeguate risorse, non certo con interventi parziali ed inadeguati – conclude il referente di Progetto Fvg».