Crisi Principe, Pd: «Comportamento poco trasparente nel rendere nota la situazione del gruppo»

“Il Sindaco di Trieste si faccia parte attiva con la Regione e con il Governo affinché il Ministero dello Sviluppo economico convochi la proprietà, i rappresentanti dei lavoratori e le Regioni territorialmente interessate, per chiarire in termini complessivi e inequivoci le condizioni della holding Kipre e in particolare della Principe, l'entità degli ammanchi e la sussistenza di un piano industriale atto a superare la crisi”. Lo chiede una mozione in Consiglio comunale del gruppo consiliare del Pd, a prima firma del segretario provinciale del partito Laura Famulari, presentata a seguito degli eventi che, negli ultimi giorni dello scorso anno, hanno coinvolto drammaticamente la Kipre Holding Spa e le società controllate della famiglia Dukcevich, storica realtà produttiva nel settore dei prosciutti e degli insaccati.

Il documento, che stigmatizza il “comportamento poco trasparente che ha contrassegnato la proprietà nel rendere nota la situazione di crisi del gruppo”, prende atto che “dopo alcuni giorni di pressione da parte dell'opinione pubblica, di forze politiche e rappresentanze sindacali, è stata dichiarata da parte della proprietà la disponibilità a predisporre un calendario di incontri con tutte le parti coinvolte, primi fra tutti sindacati e istituzioni, con gli advisor del gruppo Kipre”. Ma, sulla base degli eventi passati, chiede che “le istituzioni esercitino una rafforzata vigilanza sullo svolgimento dell'iter degli incontri e dei successivi passaggi intesi alla cessione delle attività, avendo cura che la continuità della produzione e i livelli occupazionali siano posti tra le priorità”.

Famulari rileva inoltre “la situazione di difficoltà in cui versa la manifattura giuliana”, sottolinea che “tale settore ha urgente bisogno di essere posto all'attenzione dei programmi di politica economica e industriale della Regione” e quindi invita il Sindaco e l'assessore competente a “rappresentare alla Regione l'urgenza di svolgere una ricognizione sul comparto manifatturiero giuliano, al fine di evitare il manifestarsi improvviso di altre crisi e creare invece i presupposti per un rilancio della produzione industriale sul territorio, che non può rinunciare a tale settore strategico per la crescita”.