Parenzana, gita di tre giorni in bici per 24 studenti veronesi partiti da Muggia

Partenza da piazza Marconi per un’esperienza indimenticabile da Muggia a Parenzo lungo la ciclovia della ex-ferrovia istriana della Parenzana.

Niente di strano fin qui -Muggia ormai è nota per essere molto amata dal mondo dei cicloturisti- se non fosse che i protagonisti di questo viaggio transfrontaliero sono 24 studenti che, insieme ovviamente agli insegnanti aderenti al progetto e accompagnati dall’ associazione Viaggiare Slow, che ne ha curato anche l’organizzazione, sono partiti stamane alle 10 per una gita scolastica che li vedrà oggi cimentarsi in sella alla propria bicicletta con la prima tappa, Muggia – Portorose.

Provenienti dal Liceo Scientifico “Girolamo Fracastoro”, uno degli Istituti più grandi di Verona e provincia, i ragazzi sono la prima scolaresca non muggesana a vivere le emozioni di una gita slow lungo il tracciato della storica ciclovia partendo da Muggia. A precederli, infatti, era stata la III B con seconda lingua di insegnamento sloveno della scuola media muggesana Nazario Sauro il maggio scorso.

Un viaggio d’istruzione atipico che ha aperto la strada ad un nuovo modo di pensare anche le gite scolastiche che, fa sapere il presidente dell’associazione Viaggiare Slow Fabrizio Masi, sta prendendo sempre più piede: “Abbiamo diverse richieste, ma non potremmo purtroppo soddisfarle tutte perché molte sono concomitanti essendo i mesi adatti a questo tipo di escursione limitati dalla durata degli anni scolastici. Siamo felici che sia sempre più compreso e condiviso un messaggio importante che viene trasmesso ai ragazzi: quello della sostenibilità del viaggio e del basso impatto che ha la bicicletta nel rapporto con l’ambiente. L’esperienza, oltre a trasferire ai ragazzi un senso di responsabilità verso il proprio mezzo e maggiore autonomia nella sua conduzione, intende accrescere le relazioni tra coetanei in un contesto extra-scolastico e sportivo in modo sano e consapevole, utile nel contribuire alla crescita e sviluppo dei futuri interpreti della nostra società”.

Concorde la professoressa Pia Iuticone: “Abbiamo sposato subito questo progetto perché crediamo nella promozione della mobilità sostenibile e vogliamo offrire ai nostri ragazzi un’esperienza che, oltre ad essere indubbiamente un’opportunità educativa e formativa, insegni loro il valore del viaggio quale reale meta”. “Viaggiando si può apprezzare davvero lo stare insieme oltre ad imparare a convivere in modo totalmente diverso dalla quotidianità” le fa eco l’altra professoressa accompagnatrice, Chiara Saletti. “Al di là delle possibilità di apprendimento in loco sul piano educativo, vi è l’ineguagliabile valore aggiunto dell’arricchimento esperienziale che solo un’escursione di questo tipo può offrire”.

Tre giorni – dall’8 al 10 maggio 2018- e un totale di ben 128 km e tante esperienze diverse frutto di un viaggio che potrà godere di un percorso informativo/educativo multidisciplinare.

“Si parte dalla di Muggia il martedì e si rientra il giovedì sera da Parenzo con pullman e carrello per le bici” fa sapere Masi, “Il percorso, darà modo ai ragazzi di comprendere meglio la storia contemporanea che ha segnato il nostro territorio e ridisegnato nuovi confini. Nello specifico, dopo la caduta della Repubblica di Venezia, e il successivo dominio austroungarico, le lacerazioni intervenute dopo le due Guerre mondiali che hanno segnato con prevaricazioni e l’esodo queste terre”.

Ma sarà un viaggio di notevole interesse anche dal punto di vista paesaggistico e ambientale, con la scoperta lungo il tracciato di zone di significativa biodiversità (dalle zone umide costiere, alla distesa delle saline e alla costa rocciosa adriatica, dal Carso istriano alla foresta di Montona) e di sensibili differenze anche dal punto di vista geomorfologico.

Pedalando in bicicletta, lungo quello che è stato il tracciato di una ferrovia (dismessa nel 1935), si darà inoltre modo di scoprire le opere e manufatti ancora presenti lungo il percorso, quali per esempio le stazioni, i ponti e le gallerie che vantano oltre un secolo di storia e si potrà riscoprire il contatto con altre culture e lingue che si incontrano durante il viaggio, recuperando i reciproci valori di convivenza e rispetto ora presenti nelle nostre zone di confine.

“E poi le giornate termineranno a tavola, dove si avrà modo di scoprire anche i piatti legati alla tradizione istriana!” ironizza il presidente Masi.

“Sono felice che anche scolaresche non muggesane colgano sempre più l’unicità di un progetto che trova nella nostra Muggia il punto di partenza di un viaggio che sarà senz’altro indimenticabile” ha commentato la Sindaco Laura Marzi.La bici è un mezzo rispettoso dell'ambiente, che migliora la salute delle persone ed è senza dubbio più coinvolgente per i ragazzi e questa è una didattica informale, nella quale le distanze fra studente e insegnate si accorciano ed ogni cosa diviene possibile materia di approfondimento durante il viaggio. È un'iniziativa originale non solo per promuovere e favorire una nuova forma di turismo scolastico in bicicletta, ma anche per favorire la conoscenza del nostro territorio e di quello che ci circonda attraverso un’interazione diretta”.