Gorizia, Palazzo Coronini: al via la collaborazione transfrontaliera con il Castello di Kromberk

Palazzo Coronini e il Castello di Kromberk saranno da oggi in poi più vicini che mai. Già forti di un profondo legame storico, le due sedi museali saranno accomunate dal progetto “Una visita senza confini tra le dimore dei conti Coronini", che prevede sconti e agevolazioni ai visitatori nell'ambito di una collaborazione transfrontaliera che suggella una sinergia avviata lo scorso anno. Così tra la primavera e l’autunno saranno promosse quattro visite congiunte nelle due dimore storiche, accessibili ai visitatori singoli su prenotazione, con la possibilità di scegliere se avvalersi delle spiegazioni in italiano o in sloveno. In due casi la visita prenderà il via da viale XX Settembre a Gorizia per poi proseguire a Kromberk, negli altri due si seguirà il percorso inverso. Due appuntamenti sono stati già fissati: il 27 maggio, partendo da Gorizia, e il 24 giugno, iniziando da Kromberk. Una formula già collaudata e apprezzata in occasione di una serie di visite congiunte che sono state organizzate nei mesi scorsi e che hanno registrato il tutto esaurito. I gruppi invece, da un minimo di 10 a un massimo di 20 componenti, potranno prenotare visite guidate congiunte quando lo desiderano, beneficiando peraltro di un biglietto per entrambe le dimore ridotto del 50 per cento. Ma non basta, in quanto a tutti coloro che acquisteranno un biglietto intero per uno dei due musei sarà consegnata la Card Coronini, che permetterà di accedere a entrambi i musei con una riduzione del 50 per cento e di beneficiare di sconti sull’acquisto di libri e cataloghi.

Alla presentazione del progetto, ospitata dalle Scuderie di Palazzo Coronini, sono intervenuti il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, in qualità di presidente della Fondazione Coronini, il sindaco di Nova Gorica, Matej Arcon, il direttore della Fondazione, Enrico Graziano, e il direttore del Goriški Muzej Vladimir Peruničič. I due primi cittadini hanno posto l’accento sull’importanza della convenzione, capace di dare anche forte impulso alla candidatura congiunta delle due città a Capitale europea della cultura 2025.

Il Palazzo Coronini Cronberg di Gorizia e il castello di Kromberk di Nova Gorica sono stati per secoli le principali residenze dei conti Coronini Cronberg, una delle più importanti famiglie dell’antica contea di Gorizia e Gradisca, all’epoca in cui il territorio goriziano era unito sotto l’impero Austro-ungarico. Il legame tra i due edifici si spezzò dopo la Seconda guerra mondiale, quando la definizione del nuovo confine tagliò in due la città di Gorizia. Il Palazzo Coronini, compreso nel territorio italiano, rimase di proprietà della famiglia Coronini fino alla morte nel 1990 dell’ultimo discendente, il conte Guglielmo, che con il suo testamento stabilì l’istituzione della Fondazione Palazzo Coronini Cronberg onlus, a cui è stata affidata la conservazione e della valorizzazione dell’edificio e delle sue collezioni, trasformate in un museo aperto al pubblico. Dopo essere stato quasi completamente distrutto da un incendio durante la guerra, il Castello di Kromberk fu in parte ricostruito dai conti Coronini. Dopo la definizione del confine rimase però in territorio yugoslavo, divenendo proprietà del nuovo comune di Nova Gorica che nel 1954 ne fece la sede del Goriški Muzej, il principale sito espositivo della città. Vi sono ospitate ricche collezioni di pittura e scultura, che documentano lo sviluppo dell’arte locale dal Medioevo al Novecento, mentre le sale al secondo piano sono dedicate a esposizioni temporanee di archeologia, storia, etnologia e storia dell’arte.