ON/OFF al Miela stasera le Difettose

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LE DIFETTOSE

Uno spettacolo, allegro, disperato, trasversale e vitalissimo esattamente come il

microcosmo sotterraneo che racconta. Dice Emanuela Grimalda :"Ho letto il romanzo di

Eleonora Mazzoni e ho pensato che la storia che raccontava mi riguardasse non solo

come donna ma come cittadina e individuo. Del romanzo mi piaceva il parlare della

fecondazione assistita nei termini di sentimenti e persone e non di leggi o ideologie.

L’adattamento che ne abbiamo fatto mi permette di dare voce e corpo, lacrime e risate a

sette personaggi diversi per raccontare  il desiderio di infinito di cui il desiderio di un figlio è

parte ma che appartiene a tutti, donne e uomini."

Un estratto del monologo di Emanuela Grimalda, tratto dallo spettacolo Le Difettose:

Io detesto i ritardi, a parte uno.

Io sono sempre stata in anticipo.

A nove anni mia madre mi insegna a cucinare. Le prime mestruazioni a dieci. A undici il

mio vicino di casa mi dà il primo bacio con la lingua, di nascosto da mia madre. A dodici

vinco le gare regionali di ginnastica artistica. A tredici e mezzo mia nonna Rina mi

accompagna in discoteca a ballare, di nascosto da mia madre. A quattordici cado dal

motorino, tibia rotta, due operazioni, sedia a rotelle e stampelle. Non ho ancora terminato

la riabilitazione e finisco a letto con Carletto, di nascosto da mia madre. A 18 vado a fare

l’università a 70 km da mia madre e a 24, dopo la laurea, mi trasferisco per il dottorato in

letteratura latina a 50 km da mia madre…

E poi? Che cosa è successo poi? Perché non mi sono accorta che il tempo continuava a

trascorrere? Perché a 39 anni e tre mesi sono ancora ricercatrice universitaria e non  ho

un figlio? Saluto quella stronza della dottoressa Tini.

Oddio, non posso neppure immaginare di non riuscire ad avere un figlio!

Organizzazione: Bonawentura