No contributi a chi nega foibe, Unione degli Istriani: «Raccolta firme a favore del provvedimento»

A seguito dell'annunciata raccolta di firme, promossa da alcuni esponenti del mondo culturale triestino contro la mozione approvata lo scorso 26 marzo dal Consiglio Regionale del FVG, Unione degli Istriani annuncia la preparazione di una campagna di sensibilizzazione e di corretta informazione dei cittadini sul tema per sottolineare la bontà del provvedimento esaminato ed approvato dall'organo legislativo del Friuli Venezia Giulia, con l'avvio di una raccolta di firme a sostegno della giusta misura adottata per negare contributi pubblici a chi svolge attività negazionista e riduzionista rispetto alla tragedia delle Foibe e dell'Esodo giuliano-dalmata. "Il provvedimento votato dal Consiglio Regionale" ha dichiarato il presidente di Unione degli Istriani Massimiliano Lacota "non lede alcun diritto, in nessun modo e chi grida allo scandalo mente sapendo di mentire". "Con la mozione n. 50/2019” - prosegue Lacota - "non si impedisce a nessun negazionista di continuare ad esserlo, così come non si vieta a nessun riduzionista oppure giustificazionista di continuare a fare riduzionismo e giustificazionismo rispetto alla storia del Confine orientale. Si mette però in chiaro, finalmente, che tutte queste attività non potranno più essere fatte con i soldi pubblici dei cittadini della Regione Friuli Venezia Giulia". La raccolta di firme - che potrà essere anche effettuata via internet esplicitando l'adesione attraverso le modalità che verranno segnalate entro le prossime ore - sarà operativa a partire da lunedì 8 aprile 2019.