«No negazionismo su foibe e Esodo», al via la raccolta di firme dell'Unione degli Istriani

Come preannunciato nei giorni scorsi, l'Unione degli Istriani promuove una raccolta di firme a sostegno della bontà della mozione contro il negazionismo (e riduzionismo) delle Foibe e dell'Esodo giuliano-dalmata, approvata dal Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia lo scorso 26 marzo, con la sola astenzione dei membri del PD.

Da questa sera alle ore 18.00, sabato 6 aprile, sarà attivata la casella di posta elettronica dedicata mozione.negazionismo.fvg@unioneistriani.eu alla quale inviare il sostegno scritto, mentre da lunedì 8 aprile i sostenitori potranno firmare, in alternativa, i moduli cartacei, a cominciare dalla sede di Palazzo Tonello.

Rispetto alla polemica ancora vivace, scatenata e fomentata per la presenza, nella premessa del documento approvato, della citazione del vademecum dell'IRSREC che lo storico Raoul Pupo, nei giorni scorsi, ha confermato pubblicamente essere "aperto", ovvero "modificabile" e "migliorabile" - annotazione, questa, che l'Unione degli Istriani apprezza - il presidente Massimiliano Lacota dichiara quanto segue:

"Se tutto il problema sta nella premessa che riguarda l'IRSREC, contenuta nella mozione approvata, allora è tanto più evidente che si tratta di un pretesto, perchè tutta la questione si risolve nella fase esecutiva del provvedimento, la cui attuazione spetta alla Giunta Regionale ed al presidente Fedriga". "Ciò vuol dire" sottolinea Lacota "che nell'attuare ciò che la mozione prevede, semplicemente si potrà non tenere conto di quel passaggio che riguarda specificatamente l'IRSREC".

"Il provvedimento licenziato dal Consiglio Regionale " conclude Lacota "non lede alcun diritto a chicchessia e non limita nè la libertà di negazionisti e riduzionisti, che possono liberamente continuare a diffondere le loro tesi, ne ad associazioni oppure enti, anche se ideologicamente caratterizzati. Una censura, di qualunque tipo, non potrebbe essere accettata da una organizzazione garantista e liberale come l'Unione degli Istriani. Certamente, c'è un fatto inedito e necessario, da tempo atteso: coloro che falsificano la storia con tesi negazioniste e riduzioniste, non potranno più farlo coi soldi dei contributi della Regione Friuli Venezia Giulia. Finalmente!".