Museo Sveviano, "Buon compleanno Svevo"e ventennale del museo: il 18 e 19 dicembre eventi ed iniziative

Il Museo Sveviano  festeggia ogni anno l'anniversario di nascita di Italo Svevo con una manifestazione intitolata “Buon Compleanno Svevo” che, nell'edizione 2017 incontra il XX anniversario dall'inaugurazione del museo medesimo.

Per ricordare e celebrare il doppio appuntamento è stato predisposto un ricco programma di manifestazioni che occuperanno due giornate, il 18 e il 19 dicembre prossimi, con una serie di eventi che si terranno all'auditorium del Museo Revoltella in via Diaz 27 a Trieste mentre il Museo Sveviano di via Madonna del Mare, 13 rimarrà aperto dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19 per chi vorrà visitare il suo nuovo allestimento.

  • Nelle mattinate di lunedì e martedì, alle 11, si avranno due incontri particolarmente adatti alle scuole, ma non solo: una conferenza/chiacchierata di Riccardo Cepach sulla vita e l'opera di Svevo e, il giorno successivo, una tavola rotonda per ricordare, oltre alla storia del museo, Letizia Svevo Fonda Savio, la figlia di Svevo, che con il suo lascito lo rese possibile, con Silva Bon, biografa di Letizia, Elvio Guagnini, docente di letteratura italiana all'Università di Trieste, Anna Rosa Rugliano, direttrice della Biblioteca Hortis all'epoca dell'inaugurazione e la nuora di Letizia, Marina Cobal Zennaro.
  • Il primo pomeriggio di entrambe le giornate sarà invece dedicato al cinema, con la proiezione delle due puntate dello sceneggiato Rai andato in onda nel 1988: La Coscienza di Zeno per la regia di Sandro Bolchi, con Johnny Dorelli, Ottavia Piccolo, Eleonora Brigliadori. Lunedì e martedì alle ore 15 rispettivamente la prima e la seconda puntata, per una durata di un'ora e mezza circa ciascuna.
  • Alle 17.30 delle medesime giornate, infine, il programma prevede due conferenze e due spettacoli in collegamento fra loro: lunedì 18 Silvia Contarini, dell'Università di Udine parlerà de La coscienza prima di Zeno. Ideologie scientifiche e discorso letterario in Svevo cui si ricollega in qualche modo la pièce in dialetto triestino L'aquilon de Svevo. Fulvio, Bruno, Ettore e compagnia messa in scena dalla compagnia dell'Armonia e tratta dai libri di memorie famigliari di Fulvio Anzellotti che ci raccontano della famiglia Veneziani e, soprattutto, del cognato di Svevo, Bruno Veneziani, paziente del dottor Freud. Martedì 19 sarà la volta di Giulio Savelli, svevista di lungo corso che parlerà sul tema Il silenzio della Legge. Le matrici ebraiche nella poetica del secondo Svevo cui è idealmente connesso lo spettacolo Una vita (da cani), drammaturgia di Gioia Battista costruita su due racconti scritti dalla prospettiva di un cane: Argo e il suo padrone di Italo Svevo e Indagini di un cane, di Franz Kafka.
  • Concluderà la manifestazione il tradizionale brindisi in onore del più grande romanziere triestino, Italo Svevo.