Museo de Henriquez, ultimi giorni per le mostre "Da Vittorio Veneto a Trieste" e "Isonzo, le dodici battaglie"

C'è tempo fino al 6 gennaio 2019 per visitare le due mostre allestite dallo scorso mese di ottobre al Civico Museo di guerra per la pace Diego de Henriquez di via Cumano 22.

Da Vittorio Veneto a Trieste. Le immagini dell'ultima battaglia della Grande Guerra è la mostra presente al primo piano del Museo, frutto della collaborazione del Comune di Trieste con il Museo della Battaglia di Vittorio Veneto che ha messo a disposizione diversi scatti realizzati da Luigi Marzocchi (1888 – 1970), ufficiale responsabile del “Reparto Fotografico del Comando Supremo” del Regio esercito italiano, annesso all'Ufficio Stampa e Propaganda durante il Primo conflitto mondiale. In particolare le immagini provengono dalla consistente “Serie fotografica documentaria sulla guerra italo-austriaca”, donata nel 1987 al Museo di Vittorio Veneto dalla figlia di Marzocchi, Mariaemma, assieme a diverso altro materiale documentario. Le fotografie esposte creano un legame ideale tra la città veneta e il capoluogo giuliano: la prima fu teatro dell'ultima battaglia della Grande Guerra il cui epilogo fu la tanto agognata liberazione di Trento e di Trieste. Gli scatti raccontano dell'avanzata delle truppe in territorio friulano, del loro movimento in avanti dalla linea del Piave fino a Trieste dove, a pochi giorni dalla redenzione, venne in visita il re Vittorio Emanuele III.

 Isonzo, le dodici battaglie, curata dal “Gruppo Ermada Flavio Vidonis” di Duino Aurisina, è invece visitabile al pianterreno: con fotografie e testi la mostra ripercorre gli eventi legati alle offensive che tra il 1915 e il 1917 l'Italia sferrò lungo il fronte segnato dal fiume Isonzo nel tentativo di piegare le difese austro-ungariche, sino alla dodicesima battaglia, meglio conosciuta come la tragedia di Caporetto. I pannelli contestualizzano le battaglie all'interno del territorio teatro degli eventi integrandole con un'esaustiva cronologia degli avvenimenti. Ci sono, inoltre, tre diorami in scala raffiguranti l'area dell'Ermada, quella delle prime undici battaglie e la zona, presso Ceroglie, dove era posizionato il cannone Skoda 38.