Muro sul confine, Pd: «Muro è inaccettabile per comunità slovena»

La costruzione di barriere fisiche di qualsiasi tipo è inaccettabile per la comunità slovena. Lo stesso concetto di confine presuppone una diversità tra chi sta 'di qua' e chi sta 'di là', il noi e il loro. Tutti noi sloveni siamo invece parte integrante dell’area del Litorale (Primorska) a prescindere dall'appartenenza nazionale: in queste terre i confini sono stati all'origine di tanti conflitti e sopraffazioni, mentre l’abbattimentofisico del valico ha avuto un significato molto profondo perché è stato un passo decisivo verso l'eliminazione dei confini ancora tracciati nei cuori di molte persone. Veder sparire la barriera è stato dare speranza, agli sloveni ma sono convinta anche agli italiani, di poter creare un futuro in comune. L'immagine di una collina del Carso o di un bosco attraversati da rotoli di filo spinato sarebbe terribile”. Lo afferma Maja Tenze, coordinatrice regionale della componente slovena del Pd Fvg, in relazione all'ipotesi di collocare barriere fisiche sul confine tra Italia e Slovenia.

Precisando che “le Autorità slovene hanno espresso contrarietà all'innalzamento di muri”, Tenze ha sottolineato che “la creazione dello 'spazio di Schengen' è stato una delle realizzazioni più concrete e tangibili dell’Unione europea: la sottoscrizione del Trattato già implica una cooperazione delle forze dipolizia di tutti gli Stati membri, per prevenire e reprimere ogni forma di illegalità, nella fattiva attuazione dipolitiche di sicurezza comuni e nella ricerca di sinergie, collaborazione e solidarietà sempre più forti tra Italia e Slovenia. Attuare Schengen significa fare più Europa e per questo – ha concluso Tenze - non sono necessarie barriere”.