Famiglia con tre figli lancia l'allarme: «Sfrattati, da domani siamo in strada»

Grido d'allarme lanciato dalla triestina  Morena Cergol Movio che, assieme si suoi tre figli, uno maggiorenne e due minorenni (il marito attualmente è in carcere), si ritroverà in strada da domani, venerdì 27 giugno a causa dello sfratto dell'appartamento dove ha vissuto in questi ultimi mesi in via Vespucci. La storia della famiglia era stata raccontata l'anno scorso da Telequattro. In quell'occasione la famiglia ha raccontato di aver vissuto negli ultimi mesi (precisamente dal 20 maggio scorso) in campeggio a causa dello sfratto per morosità incolpevole. Per tutta l'estate quel posto è stata la loro casa, sino a quanto, grazie anche agli appelli mediatici, è stata trovata una sistemazione temporanea. Dal campeggio inoltre la famiglia è andata via in quanto «ho lasciato debito in campeggio - ha riferito Morena - dovevo pagare la stagione di 2400 euro e non avevo la possibilità economica per farlo» Di seguito riproponiamo l'odissea vissuta dalla famiglia l'anno scorso «La domanda  - aveva riferito Morena a Telequattro lo scorso settembre - per un'appartamento popolare l'ha fatta mio marito in  quanto, residente a San Dorligo della Valle e lavorando a Trieste. aveva maggiori possibilità, provando ad entrare nelle graduatorie di entrambi i Comuni - riferisce la donna.  Dopo averla fatta, ci troviamo quinti in graduatoria con 134 punti a San Dorligo della Valle con però 0 appartamenti disponibili mentre nel Comune di Trieste 10 punti e 1592esimi, una cosa assurda in quanto siamo marito e moglie, abbiamo 3 figli, facciamo parte dello stesso nucleo familiare da 12 anni. Per cui non riesco a capire questa differenza di punti nei due Comuni. Il direttore dell'Ater mi risponde perchè  a me è stato riconosciuto lo sfratto incolpevole perchè il contratto di affitto a Mattonaia era a nome mio, mentre a mio marito no. Allora io mi chiedo: sono quinta  a San Dorligo della Valle, non ci sono appartamenti liberi, allora almeno dammelo da un'altra parte, visto dove ci troviamo a tutt'oggi». Domani, come anticipato, la famiglia si ritroverà in strada senza una soluzione alternativa, se non verrà trovata una soluzione d'emergenza «La situazione è tragica- riferisce a Trieste Cafe - domani sono comunque in strada. L'unico che mi ha dato una mano per quello che ha potuto è stato il vice-sindaco Polidori che però purtroppo non è riuscito a risolvere la situazione e Deborah Clari di TiAiutiamoNoiOnlus. Oggi ho saputo che ci sarebbero 4 appartamenti liberi a Trieste, due di solidarietà e due di emergenza. Mi sono informata per poter trasferirmi almeno temporaneamente ma mi è stato risposto che altri hanno la precedenza rispetto a noi e che quindi mi devo trovare un appartamento in privato da sola, cosa impossibile in quanto mio marito in carcere, è in regime di articolo 21, esce solo per lavorare e viviamo con una cifra esternamente ridotta per una famiglia di 4 persone». «Ora - conclude Morena Cergol Movio -  si è concluso il contratto di locazione dall'appartamento via Vespucci - in quanto ho lo sfratto esecutivo da parte del Tribunale. Per quanto concerne l'extra bando Ater vado in "extra bando" appena a dicembre in quanto quella commissione ad hoc si riunisce  una volta all'anno in quel mese. Mi hanno proposto un appartamento in Barriera a 600 euro al mese che, aggiungendo le spese, i andava a 800 al mese, assolutamente insostenibile per le nostre tasche. Domani alle 16.40  arriva il furgone che porterà via tutte le mie cose dall'appartamento e ci ritroveremo subito dopo in strada».