Medaglia del Comune di Trieste a Erminia Dionis Bernobi, testimone dei drammi dell'esodo

Costretta a una fuga rocambolesca dall'Istria, dal suo paese natio Santa Domenica di Visinada nel 1946, per aver identificato uno degli assassini di Norma Cossetto, si stabilì nella nostra città, costruendo con fatica e impegno una brillante carriera nel mondo della sartoria, ottenendo diversi numerosi riconoscimenti, soddisfazioni, ma con un pensiero sempre rivolto agli altri ed in particolare a chi ha sofferto i drammi dell'Esodo. Si può brevemente riassumere così la storia e la vita di Erminia Dionis Bernobi, classe 1931, ricevuta lunedì 16 aprile in un gremito  salotto azzurro del municipio dal sindaco, che gli ha conferito la medaglia ufficiale in bronzo del Comune di Trieste. Un segno di attenzione stima e apprezzamento quello espresso dal primo cittadino per una donna, che come tanti istriani, fiumani e dalmati ha vissuto i drammi dell'Esodo, la cui vita si è intrecciata con la tragica vicenda della sua compaesana Norma Cossetto e che poi ha saputo rinascere a livello professionale, perdonando ma senza mai dimenticare. “Penso di non meritare tutto questo -ha detto Erminia Bernobi- un riconoscimento inaspettato, che accetto con il cuore, ringraziando il sindaco e tutti coloro -ed erano in tanti- che sono venuti a darmi un saluto e a incoraggiarmi ancora perché sanno che mi emoziono”.

Orfana di padre dall'età di 6 anni, con tre sorelle e una mamma impiegata come bidella -ricorda Erminia Dionis Bernobi- imparai presto ad essere utile in famiglia e  fin da adolescente, dopo la scuola, andavo a lavorare nella bottega del sarto maschile del paese. Fu proprio lì che sentii le parole di un cliente che era stato coinvolto  nei fatti delittuosi che avevano portato alla morte della mia compaesana Norma Cossetto. La mia fu una reazione indignata, insultai il malfattore e corsi via dal negozio per poi e dover presto fuggire dalla mia terra per evitare minacce, ritorsioni e vendette.

La vicenda di Erminia Dionis vide quindi l'arrivo a Trieste e l'inizio a 16 anni come praticante in una sartoria di via San Lazzaro. Nel 1952 il matrimonio con Livio Bernobi, cugino della povera Norma Cossetto, e ancora la scuola di sartoriale con il prof. Ieralla fino ad aprire, nel 1975, una sartoria propria. E' intenza e apprezzata la sua attività  sartoriale, basti ricordare che, anche recentemente, nel 2000, ha allestito una mostra personale dove ha presentato le sue migliori creazioni di abiti da sposa, una sua vera e ultra trentennale specializzazione.

Notevole anche il suo impegno nel volontariato e nella solidarietà. Nell'ambito dell'Associazione degli Artigiani, Erminia Dionis Bernobi è infatti da 40 anni presidente del Fondo Assistenza “Luigi Cristiani”, che sostiene i colleghi artigiani anziani in difficoltà anche economiche.  Cavaliere della Repubblica dal 2004 da vent'anni collabora anche con l'Assessorato comunale alle Politiche sociali attraverso l'inserimento lavorativo di persone disabili nella sua sartoria di Roiano.