Maxi furto di di motori marini, fermato un cittadino lituano

Alle 4.30 di giovedì 10 ottobre, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Monfalcone hanno bloccato, in via bagni vicino al ponte per marina nova, un camper con targa lituana che, alla vista della pattuglia, stava cercando di allontanarsi. Ala guida c’era il cittadino lituano 44enne senza fissa dimora D. V. mentre va bordo del mezzo sono stati trovati ben nove motori marini, alcuni evidentemente da poco asportati perché ancora bagnati e sporchi di fango, uno dei quali poi con i fili elettrici tranciati di netto. A bordo del mezzo sono stati trovati anche arnesi da scasso e un tronchese. Svolti gli accertamenti del caso, è risultato che i motori marini erano stati tutti asportati nella notte da società nautiche di via dell’agraria, e trasbordate con un tender rubato, sempre nella notte, fino alla riva opposta, e da qui al camper. I motori (tre Honda 2.3cv, un Tohatsu 3.5 cv, un Yamaha 6cv, un Mercury 4cv, un Suzuki 6cv, un Suzuki 20 cv, un Tohatsu 9.8cv), per un valore di molte migliaia di euro, sono, in questo caso, di dimensioni e potenze contenute, probabilmente di più agevole prelievo in un veloce raid notturno e di rapida rivendita, verosimilmente destinati al mercati dell’est. È stato necessario contattare in legittimi proprietari che, ancora ignari, sono stati invitati a portarsi in caserma di via Sant’Anna per presentare denuncia e procedere alla restituzione, operazione, questa, ancora in corso. Fondamentale per il controllo è risultato il sistema di telecamere con lettura targhe predisposto dall’amministrazione comunale. Il camper, infatti, era stato inserito in un database di veicoli sospetti in quanto, dopo una lunga attività di analisi corroborata dalla visione dei transiti stradali da parte dei Carabinieri del nucleo operativo di Monfalcone, era risultato presente nelle strade di Grado e Lignano proprio nelle notti in cui in quelle località, quest’estate, erano stati rubati alcuni motori marini. A conclusione dell’attività, D.V. è stato dichiarato in stato di fermo di p.g. per il reato di ricettazione ed è stato associato alla casa circondariale di Gorizia.