Torna la tradizionale Marcia della pace dell'1 gennaio: partenza da San Giovanni

«Abbiamo chiuso il 2018: 100 anni dalla fine della 1° guerra mondiale – “inutile strage” (Benedetto XV) 80 anni dalla promulgazione delle leggi razziali antiebraiche in Italia 75 anni dall’insediamento in via Cologna 6 e 8 dell’ispettorato speciale di polizia, luogo di torture per gli oppositori del nazifascismo 70 anni dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani 40 anni dalla legge Basaglia per i diritti dei malati mentali».

Lo rilevano in una nota i responsabili dell'organizzazione della Marcia della Pace di Trieste

SOLO NELLA PACE SONO POSSIBILI I DIRITTI PER TUTTI

TRIESTE - MARCIA CITTADINA PER LA PACE E LA FRATELLANZA POHOD ZA MIR 1 GENNAIO 2019 - 1. JANUARJA 2019

RITROVO ore 15.00 - parco culturale del rione di San Giovanni – Cologna, presso villa Renner (già luogo di lavoro dell’equipe di Franco Basaglia), accanto all’albero dei cachi di Nagasaki e alla rosa di Hiroshima sopravvissuti ai bombardamenti atomici del 6 e 9 agosto 1945

PARTENZA ore 15.30, entrata ex Opp, via San Cilino 16 Percorso: via Donatello – Viale Raffaello Sanzio – Rotonda del Boschetto – via Giulia – via Kandler – via Cologna – sosta davanti agli stabili n°6 e 8 (già sede dell’ispettorato speciale italiano di pubblica sicurezza, dove la banda Collotti torturava gli oppositori del nazifascismo) – via Battisti – via Carducci – via Valdirivo – via XXX Ottobre

Conclusione: ore 17:45 – sagrato chiesa Sant’Antonio Nuovo – ore 18 - Messa per la Pace

PACEM IN TERRIS Tema del Messaggio per la 52 Giornata Mondiale della Pace:

«La buona politica è al servizio della pace» La responsabilità politica appartiene ad ogni cittadino, e in particolare a chi ha ricevuto il mandato di proteggere e governare. Questa missione consiste nel salvaguardare il diritto e nell’incoraggiare il dialogo tra gli attori della società, tra le generazioni e tra le culture. Non c’è pace senza fiducia reciproca. E la fiducia ha come prima condizione il rispetto della parola data. L’impegno politico – che è una delle più alte espressioni della carità – porta la preoccupazione per il futuro della vita e del pianeta, dei più giovani e dei più piccoli, nella loro sete di compimento. Quando l’uomo è rispettato nei suoi diritti – come ricordava San Giovanni XXIII nell’Enciclica Pacem in terris (1963) – germoglia in lui il senso del dovere di rispettare i diritti degli altri. I diritti e i doveri dell’uomo accrescono la coscienza di appartenere a una stessa comunità, con gli altri e con Dio (cfr ivi, 45). Siamo pertanto chiamati a portare e ad annunciare la pace come la buona notizia di un futuro dove ogni vivente verrà considerato nella sua dignità e nei suoi diritti. Papa Francesco

Il Vaticano è stato il primo stato a ratificare il nuovo Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari, pro-mosso dall’Austria e votato dai Paesi partecipanti alla Zona nuclear free che comprende tutta l’Africa, e da buona parte di quelli del Medioriente Iran compreso. Il 2 ottobre 2019 parte da Madrid la 2ª Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza, che passerà da Trie-ste come nel 2009 e propone una Campagna per la denuclearizzazione del Mediterraneo ai sensi del nuovo Trattato Onu. Il 1º gennaio 2019 Giornata mondiale della Pace, proponiamo alle Nazioni unite, all’Agenzia atomica di Vien-na ed alla Scuola di prevenzione nucleare di Miramare la denuclearizzazione dei porti militari di transito a Trieste e Koper-Capodistria.