Maltrattamenti, umiliazioni, percosse e minacce anche davanti ai figli: arrestato 47enne

All’alba di domenica 6 ottobre i Carabinieri della stazione di Sacile hanno dato esecuzione ad ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal gip del tribunale di Pordenone - dr. Eugenio Pergola – nei confronti di un 47enne artigiano di Sacile, con specifiche segnalazioni di polizia, ritenuto responsabile di maltrattamenti in famiglia (art. 572 c.p.). Dopo ennesima lite con conseguente ematoma frontale giudicato con prognosi di 10 giorni, nei primi giorni di agosto la 26enne convivente trovava il coraggio di rivolgersi al comandante della stazione carabinieri di Sacile. Emergevano pluralità di condotte violente che si trascinavano da almeno tre anni, lesive dell'integrità’ fisica e morale della donna maltrattata anche in presenza del figlio di soli due anni nato dalla loro relazione. aggressioni fisiche, umiliazioni, percosse e minacce (anche mediante l’uso di coltello da cucina) attuate persino durante lo stato di gravidanza della giovane con gli evidenti rischi del caso ed ancora privazioni continue di assistenza morale e materiale. l’uomo a causa di eccessi di gelosia pedinava la donna spiandola fuori dal posto di lavoro (utilizzando a proprio vantaggio e non nell’interesse della famiglia le somme di denaro da lei guadagnate), minacciandola e costringendola di fatto a vivere in uno stato di paura per se’ e per il figlio. Interventi dei carabinieri presso il domicilio della coppia in seguito a richieste dei vicini preoccupati, numerosi referti medici e testimonianze avvaloravano il quadro indiziario confermando gravi indizi di colpevolezza e la possibile reiterazione del reato, elementi con cui il p.m. dr. Marco Faion ha avanzato al giudice richiesta di custodia cautelare ieri eseguita. l’uomo, che sarà difeso dall’avv. Ioncoli quinto del foro di Pordenone, e’ stato accompagnato presso l’abitazione di altri congiunti in provincia di Venezia in regime di arresti domiciliari con braccialetto elettronico.