Light of Day benefit, venerdì a Muggia evento pro ricerca su Parkinson, SLA e Sclerosi Multipla

Con la consueta sinergia tra Trieste is Rock e Trieste Calling The Boss per la parte artistica e di produzione dell’evento e Good Vibrations per amministrazione, marketing e comunicazione. Giunge alla ventesima edizione (e per la decima volta a Muggia) questa iniziativa che riunisce splendidi musicisti per la raccolta fondi per la lotta contro terribili malattie: Morbo di Parkinson, SLA e sclerosi multipla. L’iniziativa nasce ad Asbury Park nel New Jersey e prende il nome in prestito da una sferzante canzone di Bruce Springsteen (negli Stati Uniti il Boss in persona è salito spesso sul palco del Light of Day) e vede impegnati alcuni dei migliori artisti della scena rock USA in un tour benefico che da qualche anno arriva anche in Europa.Grazie all’iniziativa dell’Associazione Culturale Musicale Trieste is Rock, anche quest’anno la carovana guidata da Joe D’Urso ritorna a Trieste, al Teatro Verdi di Muggia sull’onda della partecipazione e del successo degli anni scorsi. Con lui sul palco vari artisti americani ai quali si uniranno i triestini Frank Get e The Leading Guy e i torinesi The Wooden Brothers per una serata acustica dove rock e solidarietà si fonderanno in un evento memorabile. ecco la line up 2019: Guy Davis: cresciuto nella zona di New York, musicista, compositore, attore, regista e scrittore; ma, soprattutto, un bluesman. Il blues permea ogni angolo della sua creatività e la sua voce dura e senza tempo vi colpirà come un Dust Devil del Mississippi. James Maddock: una carriera che è un piccolo romanzo; 5 album in 17 anni di carriera. Il passo è quello dei grandi nomi, da Springsteen ai cantanti della West Coast, con la ruggine americana che non dorme mai a dare corpo alle sue canzoni. Joe D’Urso: musicista del New Jersey, di orgogliose radici italiane, ritorna entusiasta a Trieste, per un concerto tutto sudore e passione; musica che deve non poco ai Wallflowers e ai Counting Crows ma con la travolgente energia che lo contraddistingue. Miss Emily: cantautrice canadese che da anni affascina Canada, Usa e Regno Unito con la sua musica che racchiude avventure mozzafiato tra ritmi blues, jazz e rock‘n’roll. Vini “Mad Dog” Lopez: non ha bisogno di presentazioni, basta ricordare che è stato il primo batterista della E-Street Band. Simpatia ed energia allo stato puro. The Leading Guy: Acclamato dalla critica e dal pubblico per la sua capacità melodica pulita e brillante, per la carismatica presenza scenica e per l’abilità nel comporre canzoni, è considerato tra i più interessanti nuovi nomi della scena cantautorale italiana e ha fatto dei testi e dell’interpretazione le sue caratteristiche stilistiche distintive e facilmente riconoscibili. Dopo l’esperienza con la Busy Family, The Leading Guy, triestino d’adozione, ha pubblicato il primo disco “Memorandum” nel 2014, sono seguite aperture importanti per Ben Harper, 2 Cellos, Niccolò Fabi, Jack Savoretti, Max Gazzè, Xavier Rudd, Jake Bugg fino alla firma con la Sony che ha pubblicato “Twelve Letters”, album presentato anche in apertura delle date di maggio del tour nei teatri di Elisa. Frank Get: una delle colonne del rock e del blues a Trieste, amico da sempre del Light of Day con esibizioni anche nelle tappe finali a Stone Pony, Asbury Park nel New Jersey. Arriva con un nuovo album in uscita a dicembre, il quindicesimo, per festeggiare i 40 anni di carriera. Frank Get è salito su un palco per la prima volta nel 1979. E da allora non ha più smesso. Bassista, contrabbassista, cantante, chitarrista, pianista e compositore, l’artista triestino può vantare una carriera caratterizzata da una grande e genuina passione per il rock e per sue diverse incarnazioni. Bob Seger, Creedence Clearwater Revival, Rolling Stones, Beatles, Elvis Presley, Grateful Dead, Bruce Springsteen, Eric Clapton e Willy DeVille sono alcuni dei nomi che maggiormente l’hanno ispirato nella sua lunga e ricca carriera. Frank Get è un musicista in grado coniugare il verbo del rock nelle sue molteplici sfaccettature, senza mai dimenticare le proprie origini e la propria storia.