Lavoro di pubblica utilità, convenzione tra Comune di Muggia e Ministero di Giustizia

Lo svolgimento di lavoro di pubblica utilità all'interno dell'Ente come pena alternativa per un imputato: è questa la novità che il Sindaco e la Giunta hanno deliberato con lo schema di convenzione tra il Comune di Muggia ed il Ministero della Giustizia.

Una convenzione che avrà la durata di 5 anni a decorrere dalla data di sottoscrizione ma che potrà essere rinnovata d’intesa tra le parti.

L'art. 54 del D.Lgs 28 agosto 2000 n. 274 "Disposizioni sulla competenza penale del giudice di pace, a norma dell'articolo 14 della legge 24 novembre 1999, n. 468” ha consentito infatti che il Giudice di Pace possa applicare, su richiesta dell'imputato, la pena dell’espletamento di una prestazione di pubblica utilità, consistente nella prestazione di attività non retribuita in favore della collettività da svolgere presso lo Stato, le Regioni, le Province, i Comuni, le Aziende Sanitarie o presso enti o organizzazioni di assistenza sociale, sanitaria e di volontariato.

Il tutto nel caso l’imputato debba scontare una condanna nel Tribunale di Trieste per i reati previsti dal Codice della Strada (guida sotto l'influenza dell'alcool (art. 186) e guida in stato di alterazione psico-fisica per uso di sostanze stupefacenti (art. 187).

L'attività non retribuita in favore della collettività sarà svolta dai condannati in conformità con quanto disposto nella sentenza di condanna, nella quale il giudice indica il tipo e la durata del lavoro di pubblica utilità.

Dovendo essere svolta con modalità che non pregiudichino le esigenze di lavoro, di studio, di famiglia e di salute dell'imputato, questa attività necessita della possibilità di espletare queste prestazioni in luoghi vicini ai contesti di vita delle persone.

Il Comune di Muggia, pertanto, ha individuato come sede di svolgimento del lavoro di pubblica utilità la propria struttura di salita Ubaldini. La Casa di riposo potrà quindi accogliere, attraverso questa convenzione, 1 soggetto interessato alle misure alternative.

Ma quali saranno le attività di cui si occuperà?

Semplice, seguito da un referente che ne coordinerà l’operato, il soggetto ammesso allo svolgimento dei lavori di pubblica utilità svolgerà presso la Casa di riposo comunale le pulizie delle aree interne ed esterne comprese le aree verdi, darà aiuto nella gestione del magazzino e nelle attività di facchinaggio, si occuperà di piccole manutenzione delle aree interne ed esterne e offrirà aiuto nell’attività di lavanderia e guardaroba.

"Siamo certi del valore di questa convenzione” commenta l’assessore alle Politiche Sociali Luca Gandiniche permette alle persone che hanno ricevuto una condanna e che vogliono scontare la propria pena prestando un lavoro di pubblica utilità, di svolgere la propria attività nel nostro Comune, rendendosi utili alla cittadinanza e intraprendendo un percorso di recupero e di reinserimento nella società. Il Comune sostiene e favorisce in tal modo il reintegro di chi ha commesso degli errori e ha il desiderio e la volontà di riscattarsi attraverso il lavoro per la comunità".