“L’Arte di vivere tra rischi e opportunità”, martedì incontro sul cancro al seno in palazzo Gopcevich

Prosegue il ciclo di conferenze “L’Arte di vivere tra rischi e opportunità”, organizzato dall’associazione di promozione sociale “In Prospettiva” e dall’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Trieste, con il patrocinio della Regione FVG e il sostegno del Comune di Trieste. Martedì 20 novembre, alle ore 17, nella Sala "Bobi Bazlen" di Palazzo Gopcevich (via Rossini 4), il secondo appuntamento, sempre a ingresso libero e gratuito, tratterà il tema "IL CANCRO AL SENO: UNA PATOLOGIA CHE INTERESSA TUTTA LA SOCIETA’. Le nuove frontiere nella prevenzione, diagnosi, trattamento e ritorno alla vita di “prima”".

L'incontro si propone di svolgere un’azione di informazione e di prevenzione sul cancro al seno, molto diffuso nel mondo femminile, nonché di illustrare i trattamenti utili per la guarigione.

In tal senso si ritiene importante infondere fiducia e dare speranza alle tante donne colpite dal male e alle loro famiglie, per i quali la scoperta della patologia ha un effetto devastante. Come è noto, quello della mammella è il tumore più frequente in assoluto, oltre 50.000 sono stati i nuovi casi nel 2017 in Italia (dati ISTAT). Nell’arco della vita colpirà una donna su otto. Fortunatamente oggi questa malattia è curabile e “guaribile”, cosicché, oggi, l’85% delle donne colpite dal tumore saranno vive e libere da malattia fra 20 anni. Se consideriamo le donne nelle quali è stato diagnosticato in fase “precoce”, le donne guarite saranno il 95-98%. Tutto questo grazie ai progressi incredibili della terapia, della diagnostica e grazie anche all’aumentata “consapevolezza” delle donne che si rivolgono allo screening organizzato oppure di loro spontanea volontà presso il centro diagnostico di fiducia.

Nell’incontro, esimi specialisti esamineranno la materia in ogni suo aspetto.

Si parlerà dello screening organizzato e della prevenzione “self referred” che si avvalgono della diagnosi ottenuta con la mammografia oggi digitale e anche 3D, quale cardine della diagnostica, affiancata da altri preziosi ausili diagnostici come l’ecografia e la Risonanza Magnetica Mammaria (RMM).

Per affrontare poi il tema fondamentale del trattamento: la chirurgia, che è sempre più precisa e “personalizzata” e tiene conto non solo delle problematiche oncologiche, ma anche di quelle funzionali e cosmetiche; le terapie, radiante e medica, che sono anch’esse sempre più “personalizzate” e adattate all’esigenza del caso, meno invasive e più efficaci di un tempo.

Il tumore della mammella rimane pur sempre un grande problema sociale, se pensiamo che ben 750.000 sono le donne in Italia colpite da questa patologia, che hanno la necessità di controlli maggiori di quelli della popolazione “sana” e di essere accompagnate a intraprendere una vita “normale”, priva del timore di quel “brutto male”, che ha travolto in passato milione di donne.

Responsabile scientifico del progetto è il dott. Claudio PANDULLO, cardiologo dirigente medico presso il Centro Cardiovascolare ASUITS e presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Trieste.

Interverranno: Bruna SCAGGIANTE, presidente Sezione Provinciale LILT, ricercatore e professore di Biologia Molecolare all'Università di Trieste (Ruolo della conoscenza della problematica; prevenzione e diagnosi precoce); Massimo BAZZOCCHI, già professore ordinario di Radiologia all'Università degli Studi di Udine (La prevenzione diagnostica strumentale); Fabrizio ZANCONATI, direttore dell’Istituto di Anatomia Patologica dell’ASUITS - professore associato di Anatomia Patologica all'Università di Trieste (Ruolo dell’anatomia patologica nell’inquadramento della malattia per la programmazione della migliore terapia); Marina BORTUL, professore associato in Chirurgia dell’Università di Trieste e responsabile della Breast Unit dell’ASUITS (Il trattamento chirurgico); Rita CECCHERINI, responsabile medico dell'SSD Oncologia Senologica e dell’Apparato Riproduttivo ASUITS (Il ruolo dell’oncologo: non avere paura); Nadia RENZI, dirigente medico presso la Clinica di Chirurgia Plastica dell’ASUITS (Il ruolo della chirurgia plastica per il ritorno alla vita di “prima”); Giulia ABRAM, psicologa presso l'SSD Oncologia Senologica e dell’Apparato Riproduttivo ASUITS (L’aiuto psicologico).

Al termine verrà lasciato ampio spazio alle domande del pubblico per ulteriori approfondimenti sul tema e alle donne che vorranno portare una testimonianza della propria esperienza.