Nuovi itinerari turistici a Trieste: 7 differenti percorsi in centro, media di 10000 passi

Un progetto ampio, ben strutturato e articolato, per ancor meglio promuovere la città di Trieste attraverso la miglior presentazione e descrizione dei suoi molteplici e diversificati itinerari turistici, corredato, tra l'altro, da soluzioni grafiche del tutto innovative, originali e senz'altro attraenti - “in primis” quella di rappresentare i diversi “percorsi” possibili esattamente come vengono raffigurate, nelle principali città del mondo, le linee dei metrò, con le varie stazioni “semplici” e quelle principali di interconnessione dove un passeggero (ma nel nostro caso il turista a piedi) può decidere di “scendere” e cambiare percorso -, è stato presentato oggi in Municipio dall'Assessore al Turismo, Sviluppo Economico e Promozione del Territorio Maurizio Bucci, affiancato da un gruppo di funzionari e dirigenti comunali guidati dal direttore di Area Lorenzo Bandelli.

Un progetto che l'Assessore Bucci, in apertura, ha subito definito di grande importanza, un vero e proprio “progetto cardine per la promozione della nostra città, che si inquadra, come un rilevante tassello, in quel Piano del Turismo di cui Trieste, con questa Amministrazione, si è finalmente dotata e che stiamo pervicacemente portando avanti con grande determinazione, passo dopo passo. Un Piano – ha precisato Bucci – che non è una qualche traccia semplicistica e vaga di buoni propositi ma un dettagliato programma composto di ben 47 punti, dei quali abbiamo finora attuato un 60% circa, e che riteniamo possa avere anch'esso qualche merito nel grande recente sviluppo del comparto turistico triestino; un settore – ha sottolineato con forza l'Assessore – che ormai costituisce un vero punto di forza dell'economia cittadina, in crescita e sempre più capace di dar vita a nuove imprese e a nuovi preziosi posti di lavoro, laddove altri settori, come quello del commercio tradizionale, stanno invece, per vari motivi, anche storici e strutturali, purtroppo regredendo. Portando alcuni dati, Bucci ha ricordato gli ormai 2.000 (!) posti letto creati solo nelle “case albergo” e nei B&B, per non parlare delle altre strutture ricettive, o – spostandosi sul 'collaterale' settore crocieristico – i quasi 215 triestini assunti dalla Costa Crociere, o anche il dato dei ben 26.000 turisti che, nel breve tempo dalla sua recente inaugurazione, si sono finora recati all'Info Point municipale di piazza Unità (per citare solo questo punto informativo)”.

“Tutti dati che, pur nella loro diversità, ci fanno però capire – così ancora Bucci – una sola cosa e cioè di come questa forte importanza del fenomeno turistico su Trieste meriti e necessiti non di tentativi generici ma di un Piano organico e strutturato e, nello specifico, di meglio presentare e delineare le molte scelte e “possibilità” di percorsi turistici di cui questa città così ricca culturalmente e storicamente dispone. Anche in questo caso, con un Progetto ben studiato e costruito, certamente non “fatto” solo dell'apposizione di meri cartelli indicatori ma articolato e puntuale.”

“Abbiamo voluto con ciò dare una risposta professionale anche a talune critiche e a qualche tentativo 'artigianale' e non del tutto 'ortodosso' di creare delle indicazioni 'fai da te'”, ha aggiunto ancora l'Assessore, spiegando poi come l'intera iniziativa di ideazione e realizzazione dei nuovi itinerari sia sorta e sia stata gestita completamente nell'ambito del Comune,frutto – ha detto – di un grande e proficuo lavoro in coordinamento di molteplici uffici dell'Amministrazione comunale, dall'Area del Turismo e Sviluppo Economico, naturalmente, ma fino al Territorio e Ambiente, all'Educazione e Cultura, ai Servizi Finanziari (con il suo Ufficio Affari Europei, stante che il Programma è finanziato anche dal Progetto europeo 'Civitas Portis' oltre che da Pisus), ai Lavori Pubblici (con il Servizio Spazi aperti, Verde pubblico e Strade, per quella che sarà la parte realizzativa dell'iniziativa), e anche con la preziosa collaborazione di altri Enti, come ad esempio l'Azienda Sanitaria che da un punto di vista di promozione della salute pubblica proponeva – è così è stato fatto ! - che ogni percorso avesse una percorrenza media di 10.000 passi. E anche altre e diverse proposte e percorsi progettuali ora potranno integrarsi per  pervenire a risultati armonizzati ed espressivi di un disegno unitario e coerente dell'immagine della Città.”

L'esito concreto di tutte queste proposte e suggerimenti si è tradotto nella “costruzione” di  sette diverse tipologie di percorso che Bucci e i suoi collaboratori hanno definito “ideate per soddisfare i gusti e le diversificate esigenze di ogni tipo di utenza”.

Sono stati così impostati un percorso “architettonico” (con i palazzi e le costruzioni più famose e rilevanti da questo punto di vista), uno “religioso” (tenendo conto della ormai ben nota, ma sempre molto considerata dai turisti, caratteristica fondamentale plurireligiosa e multiculturale di Trieste fin dalla sua fondazione come città moderna, e quindi della ricchezza delle sue chiese e templi), e poi lo “storico” (anche qui sottolineando la ricchezza delle vicende storiche di questo territorio, e, svolgendosi principalmente nella parte “vecchia” della città, dando maggior rilievo all'aspetto “antico”, della Trieste romana e medioevale), e naturalmente il “letterario” (ponendo in primo piano le vicende dei tanti autori di altissimo livello che questa città ha 'prodotto' o ospitato), quello “per crocieristi” (appositamente studiato per i tempi più ristretti richiesti dallo scalo di una nave, ma senza perdere nulla dello spirito e dell'”impronta” peculiare della città), il “naturalistico sportivo” (per chi ama maggiormente dedicarsi ad alcuni approfondimenti in questi campi) e quello “di scienze, arti e tecnologie” (dai musei al teatro, dalla storia ferroviaria al cinema).

Tutti questi “itinerari” sono stati pensati, per ora, per svolgersi esclusivamente a piedi, e pertanto si sviluppano nel centro città e nelle immediate vicinanze, tutti partendo da piazza dell'Unità e poi qui ritornando e andando a concludersi.

Ma anche – come detto all'inizio – tutti essendo costellati, oltre che di tante 'stazioni' 'singole' e specifiche (ognuna delle quali sarà naturalmente dotata dei più recenti e anche tecnologicamente avanzati sistemi di spiegazione/illustrazione del sito), pure di parecchi “punti di snodo e connessione”, sorta di “stazioni di interscambio” con gli itinerari diversi da quello inizialmente prescelto, da dove il turista, munito di opportuna guida, potrà – come cambiando linea di metrò (vedi le due mappe allegate)sospendere un itinerario e decidere di passare a un altro, ritenuto in quel momento più interessante o fattibile, anche quanto a tempistica della visita.

E ciò anche perchè – come ha evidenziato l'Assessore Bucci – proprio l'esperienza dell'Info Point di piazza Unità dice che quasi tutti i turisti pongono due domande associate: “cosa posso visitare di più interessante” e “in quanto tempo posso fare queste visite”.

“Markers” esplicativi di tutti i 7 percorsi saranno pertanto posti nelle loro stazioni principali e nei punti di snodo, e tra i dati che verranno progressivamente inseriti vi sarà anche quello del tempo di percorrenza di ogni itinerario (o frazione di esso).

I 'Totem' nel loro complesso saranno circa 110, uno per ogni 'stazione'. Ma - come ha spiegato Bucci - vanno ancora valutati, oltre che confrontati con la Soprintendenza “con la quale è in corso in merito un'ottima e aperta collaborazione”, alcuni importanti 'aspetti sensibili', come il materiale e il colore degli “indicatori” che saranno sparsi ovunque per la città, questione che  può prestarsi a soluzioni tecniche e stilistiche diverse e che non è da poco, stante anche l'aspetto peculiare – in gran parte neoclassico - del centro storico di Trieste.

“Motivo anche questo per il quale – ha tenuto a precisare l'Assessore Bucci, replicando con ciò a un odierno articolo della stampa locale – il nostro è attualmente un progetto di massima, certo già in fase avanzata, ma non si può in alcun modo ancora parlare di un 'bando di gara' già pronto che non esiste e non può esistere perlomeno fin quando non saranno messi a punto tutti gli aspetti da concordare con la Soprintendenza”.

“Il tempo correttamente prevedibile sarà dunque quello di una snella progettazione esecutiva da concretizzare a breve, non appena avuto il nulla osta della Soprintendenza, in modo da emanare il bando di gara entro la fine dell'anno per poi dare attuazione pratica al progetto entro la prossima stagione turistica, con la primavera del 2019.”

“E in ogni caso – ha rimarcato Bucci – non si tratta solo di apporre delle targhe né di collocare semplicemente dei 'totem' per quanto belli, precisi e sofisticati, ma tutti i dati utili dovranno venir compresi in una nuova 'app dedicata', che potrà essere disponibile anch'essa a partire dai primi mesi del 2019, e che non dovrà essere “una” qualsiasi nuova app bensì “la” app per eccellenza, centrale rispetto alle altre e immediatamente reperibile e identificabile da parte del turista (o aspirante tale) anche grazie a una denominazione diretta e inequivocabile, ad esempio “Trieste Official”. Una “app della Città” insomma alla quale potranno essere collegate anche tutte le altre disponibili e utili presenti sul territorio (ad esempio quella della Trieste Trasporti).”

E magari, progressivamente, venir ulteriormente implementata – come hanno osservato il direttore Lorenzo Bandelli, la dirigente del Servizio Turismo Francesca Dambrosi e l'ingegner Silvia Fonzari dell'Area Città, Territorio e Ambiente del Comune – con l'inserimento di “extra-itinerari” aggiuntivi e specifici, dedicati a punti o aspetti particolari, curiosi o più “di nicchia” della nostra città, come pure con più lunghi percorsi, naturalistici e sportivi - già allo studio -, per la scoperta delle bellezze e la fruizione anche salutistica del territorio circostante, o con – finalmente ! - un'”agenda” ragionata e completa di tutti gli eventi, appuntamenti e “novità” da vedere. Potendo prevedere infine sempre maggiori e sofisticate forme di integrazione e connessione, sia con gli altri Enti e servizi, sia per la ricettività via web.

“Sarà, in definitiva – ha concluso Bucci –, un'”operazione” veramente innovativa, ma anche complessa e articolata, che si presenterà al pubblico con un approccio visivo e soluzioni grafiche e di design molto attraenti; per cui si può ritenere che solo poche città dispongano di un impianto del genere così efficacemente strutturato. A tutto beneficio di un ancor più grande sviluppo del turismo triestino, sempre più efficiente e di qualità”.