Mujalonga sul mar, vincono Eyob Faniel e Belay Tegegn in campo femminile

Eyob Faniel Ghebrehiwet e Belay Addisalem Tegegn in campo femminile, vincono la 17ˆ a edizione della Mujalonga sul Mar, rispettivamente con il tempo di 28:34, e 32:53.
 
Entrambi hanno fatto il vuoto dietro di sé, combattendo contro la bora (al ritorno), che poco prima dello start della gara ha iniziato a soffiare, non fortissimo, ma sicuramente infastidendo i concorrenti.
 
Lo start sul lungomare di Muggia (Trieste), con i partecipanti ben distanziati (un adesivo posizionato sull’asfalto ne indicava la posizione) e con la mascherina sul volto per i primi cinquecento metri. E poi via su Viale Trieste e Largo Nazario Sauro, immettendosi poi sulla Strada Provinciale 14, fino al confine del Lazzaretto, dove si trova la base logistica militare. Deviando poco prima del confine con la Slovenia, facendo poi ritorno sulla stessa strada, con vista sul Golfo di Trieste.
 
A partire dalle 8 del mattino si sono susseguite le diverse “onde” composte ognuna da quaranta runners, e poi alle 8.50, è stata la volta delle donne élite che hanno visto primeggiare sin dalle prime battute Addisalem Belay Tegegn, già protagonista nel 2018 a Muggia.
 
Una gara sofferta per l’etiope che, dopo avere tagliato il traguardo, si è dovuta distendere qualche minuto per recuperare le forze.
 
Alle sue spalle è giunta la ruandese dell’Atletica Dolomiti Belluno, Adeline Musabyeyezu, 33:35, e terza la mezzofondista burundiana, tesserata per l’Atletica Libertas Unicusano Livorno, Cavaline Nahimana, 33:42, quindi la prima delle italiane, Rebecca Lonedo (Atletica Vicentina), 34:23, e quinta Anna Incerti, Fiamme Azzurre, 34:28.
 
In campo maschile non c’è stata storia per nessuno, Faniel ha messo subito il turbo insieme a Jean Marie Viann Niyomukiza, l’atleta del Burundi, tesserato per l’Atletica Sandro Calvesi. Ma dopo soli due chilometri, l’atleta in forze alle Fiamme Oro si è ritrovato solo al comando. 13:53 il tempo che ha siglato a metà gara, quindi la cavalcata in solitaria verso il traguardo, con il vento contrario che non gli ha permesso di limare il primato italiano sui 10 mila metri di 28:08, appartenente a lui stesso e a Meucci.
 
Al secondo posto troviamo Cesare Maestri, Atletica Valli Bergamasche, 29:16, poi Nekagenet Crippa, C. S. Esercito, 29:18, quarto Abdoullah Bamoussa, Atl Brugnera, 29:48, e quinto Xavier Chevrier, Atl. Valli Bergamasche, 29:54.
 
LA PAROLA AI PROTAGONISTI
 
Eyob Faniel: «Ho fatto un bel passaggio ai cinque chilometri, poi dopo il viraggio non sono riuscito a mantenere lo stesso ritmo a causa del vento. Per 2 km e mezzo ero in compagnia di Viann, ma faticava così ho deciso di proseguire da solo facendo un passaggio velocissimo al quinto km, sotto i 14 minuti. Poi ho trovato un muro di vento che ho cercato di combattere fino al 7 km, perché potevo ancora fare il record italiano. Poi però l’ultima parte è stata davvero dura. Ma va bene così, è stata una bella prova, ora la concentrazione è sulle Olimpiadi di Tokyo».
 
Cesare Maestri: «Sono contentissimo della prestazione; sono partito subito bene, insieme a un bel gruppetto. Siamo passati ottimamente a metà gara, ma il vento era a favore. Al ritorno siamo rimasti solamente io e Crippa; ci siamo aiutati un po’ perché la bora soffiava, e alla fine ce la siamo giocata in volata».
 
Xavier Chevrier: «Avrei voluto correre più forte. Il vento ci ha dato una bella mano all’andata, ma al ritorno si è fatto sentire e le gambe sono diventate un po’ dure. Una bella competizione, ma oggi chiudo la parentesi con la strada e inizio la preparazione della montagna».
Belay Addisalem Tegegn: «La gara è stata molto dura perché il vento era davvero forte. Sono partita subito veloce per prendere vantaggio sulle avversarie. È la mia seconda volta qui a Muggia, la prima però è stata più semplice, il tempo era mite e soprattutto non c’era il vento. Il mio prossimo obiettivo? La mezza maratona di Trieste il 2 maggio».
 
Rebecca Lonedo: «Sono partita “tranquilla” insieme ad Anna Incerti; ho sempre corso al suo fianco, solo all’ultimo si è risolta la gara in mio favore. Mi è piaciuta molto la location, davvero suggestiva, speravo solo che la bora non soffiasse così tanto».
 
Alessio Lilli, presidente della Trieste Atletica, società organizzatrice della manifestazione:
«Il ritorno alle gare ha un significato simbolico e reale, è la direzione giusta per uscire da questo periodo difficile che ha coinvolto il mondo ormai da più di un anno. Non è la Mujalonga sul Mar che conosciamo, perché è solo per gli atleti, ma si ritorna in strada, insieme, con prudenza e responsabilità. Perché si può correre in totale sicurezza e si può fare attività sportiva rispettando le norme e la Mujalonga sul Mar lo ha dimostrato».