Emily Ratajkowski accusa il fotografo Jonathan Leder di violenza sessuale

La modella americana Emily Ratajkowski ha accusato il fotografo Jonathan Leder di averla molestata sessualmente nel 2012, durante uno shooting per la rivista Darius e di aver poi pubblicato le foto quattro anni dopo senza che lei gli desse il suo consenso. Le molestie, che risalgono a quando la modella aveva vent’anni, sarebbero avvenute nell'appartamento di Leder nei Catskills, nello Stato di New York. “Quando ha posato della lingerie su una sedia, - racconta la Ratajkowski - ho iniziato a capire che tipo di ragazza voleva che fossi. Il mio agente non aveva detto che avrei dovuto posare con la biancheria, ma non ero preoccupata visto che avevo già fatto vari servizi in lingerie”. Quella sera lei e Leder avrebbero cenato insieme, poi la situazione sarebbe degenerata. “Jonathan mi riempiva silenziosamente il bicchiere e io continuavo a bere”, racconta la modella. Poi il fotografo le avrebbe suggerito di posare senza veli per lo shooting successivo. “Nel momento in cui ho lasciato cadere i miei vestiti, - continua la Ratajkowski - una parte di me si è dissociata. Ho cominciato a galleggiare. Guardavo me stessa dall'esterno, mentre mi sistemavo sul letto”. La violenza sarebbe avvenuta a seguito di quegli scatti. “Non ricordo baci, ma ricordo che le sue dita erano improvvisamente dentro di me. Ho portato istintivamente la mia mano al suo polso e ho tirato fuori le sue dita da me con forza. Lui si è alzato di scatto e si è precipitato silenziosamente nell'oscurità su per le scale”, spiega ancora la modella. Dopo le dichiarazione della modella il fotografo ha negato tutte le accuse, sostenendo che siano “troppo pacchiane e infantili per meritare una risposta”. Al tabloid inglese Daily Mail ha invece detto: “Le accuse della signora Ratajkowski sono totalmente false. Mi dispiace per lei, è arrivata a un punto della sua carriera in cui deve ricorrere a tattiche come questa per ottenere visibilità mediatica e pubblicità”.