Covid, GIMBE: risalgono contagi e decessi, stabili le terapie intensive

 Secondo il monitoraggio indipendente della Fondazione GIMBE della settimana 30 dicembre 2022-5 gennaio 2023, rispetto alla precedente si rileva un aumento di nuovi casi (135.977 vs 122.099) e dei decessi (775 vs 706). In calo i casi attualmente positivi (406.182 vs 417.661), le persone in isolamento domiciliare (398.147 vs 409.059), i ricoveri con sintomi (7.716 vs 8.288); stabili le terapie intensive (319 vs 314). In dettaglio, rispetto alla settimana precedente, si registrano le seguenti variazioni: Decessi: 775 (+9,8%), di cui 52 riferiti a periodi precedenti (da quattro settimane superano i 100 al giorno: 775 negli ultimi 7 giorni, con una media di 111 al giorno rispetto ai 101 della settimana precedente); Terapia intensiva: +5 (+1,6%); Ricoverati con sintomi: -572 (-6,9%); Isolamento domiciliare: -10.912 (-2,7%); Nuovi casi: 135.977 (+11,4%); Casi attualmente positivi: -11.479 (-2,7%). "Sul fronte dei nuovi casi settimanali - dichiara Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione GIMBE - si registra un aumento (+11,4%): dai 122 mila della settimana precedente salgono a quota 135 mila, con una media mobile a 7 giorni di oltre 19 mila casi al giorno". I nuovi casi crescono in 14 Regioni: dal +1,4% del Veneto al +44,4% della Puglia. 7 Regioni registrano invece un calo: dal -0,4% del Piemonte al -45% della Valle D'Aosta. In 67 Province si rileva un aumento dei nuovi casi (dal +0,5% di Ascoli Piceno al +62,6% di Bari), in 40 una diminuzione (dal -0,1% di Reggio nell'Emilia al -45% di Aosta). In nessuna Provincia l'incidenza supera i 500 casi per 100.000 abitanti.

"Sul fronte degli ospedali - afferma Marco Mosti, Direttore Operativo della Fondazione GIMBE - calano i ricoveri in area medica (-6,9%), mentre appaiono sostanzialmente stabili quelli in terapia intensiva (+1,6%)". In termini assoluti, i posti letto COVID occupati in area critica, raggiunto il massimo di 347 il 12 novembre, sono scesi a 304 il 30 dicembre per risalire a quota 319 il 5 gennaio; in area medica, raggiunto il massimo di 9.764 il 12 dicembre, sono scesi a quota 7.716 il 5 gennaio. Al 5 gennaio il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti COVID è del 12,1% in area medica (dal 4,5% della Valle D'Aosta al 28,5% dell'Umbria) e del 3,2% in area critica (dallo 0% di Molise e Valle D'Aosta al 6,9% della Calabria). "In lieve aumento il numero di ingressi giornalieri in terapia intensiva - puntualizza Mosti - con una media mobile a 7 giorni di 36 ingressi/die rispetto ai 33 della settimana precedente". Infine, cresce il numero dei tamponi totali (+6%): da 807.118 della settimana 23-29 dicembre 2022 a 855.823 della settimana 30 dicembre 2022-5 gennaio 2023. In particolare i tamponi rapidi sono aumentati del 5,4% (+36.648), mentre quelli molecolari del 9,3% (+12.057).  (askanews) -Sav