Aeroporto FVG, una proposta per riavviare i voli con Roma

Vorrei intervenire in merito al contenzioso tra l’Alitalia (ex compagnia di bandiera, oggi commissariata dallo Stato) con l’Aeroporto di Ronchi dei Legionari e la Regione Friuli Venezia Giulia, in merito alla ripresa dei voli con Roma gestiti dalla compagnia prima dell’emergenza del Coronavirus.
 
A mio avviso, nell'interesse dei cittadini, si poteva e si doveva trovare un primo accordo tra le parti per la ripresa dei collegamenti con Roma, da migliorare strada facendo.
 
Come noto a chi viaggia spesso i voli Trieste – Roma – Trieste di maggiore successo (Load Factor) erano quello mattutino Trieste – Roma e quello serale Roma – Trieste.
 
Si poteva ripartire da questi due voli che erano molto utili sia per la clientela business che per i turisti (grazie alle numerose coincidenze nazionali ed internazionali) e che lo ripeto hanno sempre garantito un ottimo Load Factor.
 
Se le cose poi sarebbero andate bene si poteva pensare in seguito ad un incremento della frequenza giornaliera dei voli.
 
Mi rendo conto che questa prima soluzione non avrebbe accontentato l’Aeroporto di Ronchi, che dopo la costruzione del terminal intermodale sembra una vera e propria cattedrale nel deserto (a proposito di soldi buttati via…).
 
Vista la situazione economica precaria di Alitalia, l’Aeroporto o la Regione potevano eventualmente supportare questa soluzione trovando un’intesa con la compagnia.
 
Purtroppo nulla di tutto questo è successo ed a Roma per il momento si può andare da Trieste o da Udine solo in treno...
 
Alessandro Rasman