ACI: "La distrazione alla guida al top delle cause degli incidenti"

Guida distratta o andamento indeciso (23.802 incidenti: il 15,7% del totale), mancato rispetto di precedenza o semaforo (21.985 incidenti: 14,5%) e velocità troppo elevata (15.194: 10%) si confermano le principali cause di incidenti.

Seguono: mancato rispetto della distanza di sicurezza (13.148 casi: 8,7%) e “manovre irregolari” (es. retromarcia, inversione, invasione di corsia, manovre irregolari per sostare o attraversare la carreggiata…) (11.294: 8,7%). La mancata precedenza al pedone (4.838) e il comportamento scorretto del pedone (4.252) rappresentano, infine, il 3,2% e il 2,8% delle cause di incidente.

Nel 2020, in Italia - a causa di lockdown, blocchi della mobilità e coprifuoco dovuti all’emergenza Covid19 – rispetto al 2019, incidenti stradali e feriti si sono ridotti di un terzo (rispettivamente -31,3% e -34%), i morti di un quarto (-24,5%), i feriti gravi di un quinto (- 20%).

In valori assoluti, gli incidenti sono stati 118.298 (in media 324 al giorno, 13,5 ogni ora; erano 172.183 nel 2019), i morti 2.395 (6,5 al giorno, 1 ogni 3 ore ½; 3.173 nel 2019) e i feriti 159.249 (436 al giorno, 18 ogni ora; 241.384 nel 2019), dei quali gravi 14.102 (38,6 al giorno: 17.600 nel 2019). Tra le 2.395 vittime della strada, 1947 (81,29%) sono uomini, 448 donne (18,71%).

La diminuzione di incidenti più consistente si è registrata sulle autostrade (-39,9%), seguite da strade urbane (-31,7%) ed extraurbane (-27,5%). Sempre sulle autostrade, si è registrata la riduzione maggiore (-37,1%) di vittime. Seguono strade extraurbane (-25,7%) e urbane (-20,3%).

Questo quanto emerge dal report sugli incidenti stradali ACI-Istat.

E’ opportuno fare qualcosa tutti insieme. Riflettiamo. Se il 90 per cento degli incidenti avvengono per cause ascrivibili al fattore umano, NOI TUTTI siamo la chiave del cambiamento. Se evitassimo certi comportamenti scorretti, non sarebbero  il COVID, e le limitazioni alla circolazione che ne sono conseguite, la causa della diminuzione. Saremmo noi attivamente responsabili del miglioramento e ne potremmo essere orgogliosi. Concentriamoci sulla distrazione che  non è un gioco di parole. 

Purtroppo si tratta di un fenomeno in espansione, a causa del crescente utilizzo di smartphone e cellulari alla guida. E’ un fattore che allunga i tempi di reazione e conseguentemente aumenta il rischio di incidente stradale. Ha senso? Abbiamo cause di distrazione  interne al veicolo: in primis usare il telefono cellulare, lo smartphone, il tablet (!!!), usare il navigatore satellitare, la radio, il lettore cd-dvd mentre stiamo guidando, fumare, mangiare, bere, distrarsi con i passeggeri. Ha senso? E abbiamo cause di distrazione esterne al veicolo: guardare oggetti e situazioni esterne (edifici, persone, cartelloni pubblicitari). Ha senso?

Avrebbe senso se fossimo fermi. Se non  fossimo alla guida di qualcosa che ha bisogno di tempi di reazione immediati per arrestarsi. Se non fossimo responsabili per noi e per gli altri, siano essi i nostri compagni di viaggio, siano essi gli altri utenti della strada.

Mettiamoci in campo noi e concentriamoci noi sulla guida. Sulla guida e basta. Per il resto c’è tutta la vita.