«Rotta Balcanica, invio di ulteriori 100 militari solo fumo negli occhi del Governo»

Pubblichiamo da FSP Polizia Gorizia

Solo fumo negli occhi! E’ quando afferma Fabrizio Marras, Segretario Provinciale del sindacato FSP Polizia di Stato di Gorizia. In questi giorni la provincia di Gorizia, si trova al centro dell’attenzione mediatica per via del consistente arrivo di migranti, provenienti dalla rotta balcanica.

Il governo, tramite i suoi autorevoli esponenti, ha promesso l’invio di 100 militari ed un’immediata presa di posizione in merito a questo flusso incontrollato di persone.

Ma intanto i giorni passano, tutti promettono “sicurezza”, ma i militari non si vedono e soprattutto, per quello che interessa di più a questa sigla sindacale, i poliziotti sono un miraggio.

E i migranti sono solo uno dei problemi che attanagliano questa provincia. Oltre al ben conosciuto C.P.R. (Centro per i Rimpatri) di Gradisca d’Isonzo, le Forze dell’Ordine isontine devono vigilare gli ex valichi confinari per cercare di arginare un altro flusso, cioè quello proveniente dai paesi a rischio emergenza COVID-19. Infatti, dopo le molteplici Ordinanze del Ministro della salute che vietano l’ingresso, anche in transito, di persone provenienti da paesi cosiddetti a rischio epidemia, dobbiamo aggiungere i viaggiatori dei paesi che possono varcare il suolo italiano, ma poi devono obbligatoriamente fare la quarantena fiduciaria per 14 giorni (Romania e Bulgaria). Infine, abbiamo la situazione paradossale dei migranti, che pur provenendo da Serbia o Bosnia (rotta balcanica), possono entrare nel territorio in ogni caso, salvo poi effettuare la quarantena. E qui potremo aprire un altro capitolo, vista la fuga in massa degli scorsi giorni di “ospiti” dai vari centri d’accoglienza.