Morte Giampaolo Pansa, Unione degli Istriani: «Ha reso uno straordinario servizio alla Patria»

«La notizia della morte dello scrittore, polemista, commentatore e firma dei più importanti quotidiani italiani, Giampaolo Pansa, non lascia indifferente l'Unione degli Istriani, che gli è grata per quanto ha fatto negli ultimi vent'anni per raccontare la verità sulla Resistenza e sulle stragi e sui massacri compiuti dai partigiani comunisti nel secondo dopoguerra nelle regioni rosse italiane e nella Venezia Giulia occupata nell'autunno 1943 e dal maggio 1945 dai compagni titini con la corresponsabilità di quelli filotitini». Lo sottolinea in una nota Unione degli Istriani.

«Così - ancora - lo ricorda il Presidente Massimiliano Lacota: "È stato un giornalista capace e soprattutto onesto. Onesto a tal punto da aver sentito - all'apice della sua maturazione professionale - la necessità di scrivere senza se e senza ma la realtà di ciò che accadde dopo l'8 settembre 1943 in Italia a centinaia e centinaia di innocenti, vittime di efferate vendette ideologiche, e ciò che successe nella Venezia Giulia a 350mila Italiani in balia dei partigiani slavo-comunisti».

«Imperturbabile - viene riferito - davanti alle minacciose polemiche che hanno con veemenza accompagnato questa sua scelta di verità, con i suoi libri 'Sconosciuto 1945', 'Il sangue dei vinti', 'La grande bugia' e 'I vinti non dimenticano' ha reso un servizio straordinario alla Patria, dando modo a quelle centinaia di migliaia di ignari Italiani che hanno letto questi suoi saggi, di conoscere pagine di storia nazionale scientemente mistificate e nascoste. Riposa in pace, Giampaolo, e grazie per ciò che hai fatto!"

Foto Unione degli Istriani