«È una vergogna che Governo rosso continui a penalizzare la nostra regione sul piano dei collegamenti aerei con Roma e Milano»

Così si sono espressi i tre consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Claudio Giacomelli, Alessandro Basso e Leonardo Barberio in merito alle notizie apparse oggi sulla stampa, secondo le quali non c’è ancora nessuna prospettiva di ripristinare, a breve, i 4 voli al giorno persi su Roma e i due in meno su Milano.

“Già un anno fa, nel luglio del 2019, avevamo presentata una mozione urgente per scongiurare il rischio di una incomprensibile emarginazione dell’aeroporto del Friuli Venezia Giulia da parte di Alitalia, hanno ricordato i consiglieri di Fratelli d’Italia. Volevamo sensibilizzare il Governo Conte sul fatto che, dopo le inaccettabili riduzioni dei voli verso Milano, che di fatto tagliano fuori la nostra regione dal più importante centro economico finanziario del Paese, con la riduzione di quelli per Roma venivamo tagliati fuori anche dal suo centro politico amministrativo “

“Allo stesso modo, hanno continuato i tre esponenti del partito della Meloni, a fronte dei tagli dovuti all’emergenza da Covid-19, tutto il partito regionale di Fratelli d’Italia si è attivato nei rispettivi ambiti di competenza, per assicurarsi che non appena la crisi epidemiologica si fosse attenuta, la compagnia di bandiera avrebbe ripreso immediatamente la piena funzionalità dei voli da e per Roma e Milano.”

“Purtroppo, continuano Giacomelli, Basso e Barberio, il Governo Conte, sostenuto da PD e M5S, ha voluto penalizzare la nostra regione. I collegamenti, infatti, sono quotidianamente impiegati da gente che si deve spostare per motivi di lavoro. Dirigenti di azienda, imprenditori o liberi professionisti hanno la necessità di potersi recare nel resto d’Italia frequentemente anche in giornata e non è possibile aggiungere un’altra criticità alla già difficile situazione economica”.

 “Ancora una volta, concludono i tre esponenti di Fratelli d’Italia, il governo centrale si dimostra indifferente alle sorti della nostra regione, di fatto isolandola rispetto ai principali centri economici e amministrativi del Paese.”