Coronavirus, Camber: «Trieste città cinese occidentale»

L’ex senatore Giulio Camber analizza a Telequattro la situazione odierna, parlando dei rapporti tra Cina ed Italia ed ipotizzano sul futuro della nostra nazione: «Pochi mesi fa abbiamo firmato un trattato commerciale con Pechino, è venuto il presidente di Pechino e ci ha onorati di questa visita. È stato firmato un accordo in 27 punti, dove il punto qualificante si chiama Trieste. Noi come dei perfetti pappagalli stiamo continuando a dire di come siamo fortunati perché a Trieste arriveranno i cinesi, vedrete che Trieste cambierà, finalmente cambierà faccia. Trieste sarà una grande città cinese nell’occidente. In questa grande città cinese nell’occidente che sarà Trieste ci sarà la possibilità di non avere più le elezioni, in Cina non ci sono da 70 anni circa, potremmo non avere la possibilità di avere sindacati. Può esserci la possibilità che i nostri cittadini e concittadini siano controllati su quante volte al giorno vanno al cesso, attraverso telecamere che riescono a vedere ogni più piccolo particolare di persone e cose che si trovano a più di 1 km di distanza» secondo l’ex senatore Camber «di queste telecamere ce ne sono centinaia di milioni. E poi ci sono delle tessere che vengono date ad ogni cittadino dove a seconda che facciano qualcosa di buono o di cattivo, vengono premiati o penalizzati. Tutte queste cose sono tipiche di uno stato dittatoriale».