Anpi: "Sabato alpini in piazza Unità, ad accoglierli labari di associazioni fasciste che non avrebbero dovuto stare là”

Pubblichiamo da Fabio Vallon - Presidente comitato provinciale ANPI/VZPI Trieste
 
“Sabato 2 luglio, in occasione dell’arrivo della staffetta commemorativa del 150° anniversario della fondazione del Corpo degli Alpini in piazza Unità d’Italia a Trieste c’erano anche labari di associazioni fasciste che non avrebbero dovuto stare là”. Lo afferma il presidente del comitato provinciale dell’ANPI/VZPI di Trieste Fabio Vallon. “Sono stato invitato dall’ANA a partecipare alla manifestazione, ma quando, assieme alla presidente provinciale dell’ANED, abbiamo visto i labari schierati della Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale (MVSN) e della X MAS, abbiamo deciso che la nostra presenza era assolutamente incompatibile con simili associazioni fasciste. Lo abbiamo comunicato all’organizzazione e siamo andati via ancora prima che la cerimonia iniziasse”. Giova ricordare che per appartenere alla MVSN bisognava essere fascisti convinti e che la stessa formazione inizialmente giurava fedeltà al solo Mussolini. Sciolta dopo l’8 settembre 1943 fu rifondata al nord Italia e aderì alla Repubblica Sociale mussoliniana agli ordini dell’invasore nazista, con compiti prevalentemente anti partigiani. Della X MAS si è già detto: giurava fedeltà ad Hitler e, oltre alla repressione anti partigiana erano usi a rastrellare cittadini italiani di cultura e religione ebraica per consegnarli ai nazisti. “Sono quindi evidentemente due organizzazione nostalgiche di fascisti che non dovrebbero avere agibilità nella Repubblica Italiana secondo quanto previsto dalla nostra Costituzione, e mi stupisce che il prefetto di Trieste non sia intervenuto”. Chi li ha invitati e chi li ha fatti schierare ha reso un pessimo servizio sia al Corpo degli Alpini sia all’Ana. “Mi auguro che gli alpini e la loro associazione chiariscano una volta per tutte se vogliono stare una volta per tutte dalla parte della democrazia o se invece persisteranno ancora in simili ambiguità che non fanno onore alla loro storia” chiude Vallon