Trieste città-porto: 300 anni di Porto Franco: lunedì maxi-convegno al Verdi con Rixi

I tre secoli di vita del Porto Franco di Trieste, istituito nel 1719 con la storica “Patente” dell'Imperatore Carlo VI d'Asburgo, padre di Maria Teresa, nell'intento, allora pienamente raggiunto, di trasformare la piccola città di allora nel principale scalo marittimo del grande Impero d'Austria, per collegare via mare la vasta area danubiana e centroeuropea al resto del mondo, saranno opportunamente celebrati, “ripensati” e riproposti, con lo sguardo rivolto alle molteplici opportunità che si stanno nuovamente configurando oggi e per l'immediato futuro, nel corso di un Convegno che si terrà lunedì 18 marzo – nel giorno esatto del 300° della Patente imperiale -, con inizio alle ore 10.30, alla Sala del Ridotto “Victor de Sabata” del Teatro Comunale “Giuseppe Verdi” (via San Carlo 4/6), intorno al significativo tema “Trieste Città-Porto: 300 anni di Porto Franco. Futuro commerciale e sviluppo urbano”. Sarà un'”assise” che – dato anch'esso più che eloquente e ben espressivo del nuovo clima di collaborazione verso più alti obiettivi che si sta registrando da qualche tempo in città – vedrà quali “co-organizzatori” tutti i principali soggetti istituzionali locali direttamente interessati a questi sviluppi: il Comune di Trieste, la Camera di Commercio Venezia Giulia, l'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale-Porti di Trieste e Monfalcone e la Regione Friuli Venezia Giulia; in più con l'altrettanto significativa adesione e collaborazione della Sezione Commerciale dell’Ambasciata d'Austria in Italia, di “Advantage Austria”, il portale ufficiale dell'economia austriaca all'estero, con una rete di 100 uffici specializzati nell'import-export in oltre 70 Paesi del mondo, del locale Consolato d'Austria e con la sponsorizzazione e il sostegno della ÖBB, le Ferrovie Federali Austriache. Significato e contenuti del Convegno (la cui partecipazione sarà aperta e gratuita per tutti gli interessati, su invito da richiedere alla Camera di Commercio all'indirizzo di posta presidenza@vg.camcom.it) sono stati illustrati oggi, nel Salotto Azzurro del Municipio di Trieste, dai principali rappresentanti degli Enti promotori: il Sindaco Roberto Dipiazza, il Presidente della Camera di Commercio Venezia Giulia Antonio Paoletti e l'Assessore regionale alle Autonomie Locali Pierpaolo Roberti in rappresentanza del Governatore Fedriga, presente anche il Vicesindaco Paolo Polidori (impossibilitato invece a intervenire stamane il Presidente dell'Autorità Portuale Zeno D'Agostino). Ha “aperto” il Presidente Paoletti decisamente sottolineando l'importanza della reciproca e sempre più stretta collaborazione fra tutte le istituzioni locali, “a maggior ragione in un momento fondamentale come l'attuale, quando vediamo nuovamente concentrarsi sul nostro Porto una vasta attenzione, addirittura mondiale, mai così forte come oggi”.E se vi sono delle discussioni o divergenze internazionali sulla portata o sul significato di questa nuova “Via della Seta”, “va anche detto – ha osservato ancora Paoletti – che noi (la Città-Porto di Trieste) la “Via della Seta”   l'abbiamo sempre avuta e praticata, fin da quando, con un termine più antico, era nota come “Via delle Spezie”, verso l'Oriente e l'intero Est Asiatico”. Il Presidente Paoletti ha ancora tenuto a rendere noto come, proprio in occasione del Convegno, nel pomeriggio della stessa giornata di lunedì 18, con l'organizzazione dell'Agenzia Aries CCIAA VG e di Advantage Austria”, ben 23 imprese austriache interverranno, alla Camera di Commercio, a realizzare oltre 120 incontri per concretizzare nuovi rapporti d'affari con imprese italiane, in particolare del settore della logistica. “A continuità – è stato detto - della natura e delle finalità per cui il Porto Franco è stato creato”. E simbolicamente e  “non casualmente” gli incontri si svolgeranno proprio nella Sala Maggiore del Palazzo della Borsa Vecchia (oggi sede della CdC, n.d.r.), sotto l’affresco allegorico di Giuseppe Bernardino Bison che rappresenta “La proclamazione del Porto Franco di Trieste” da parte dell’Imperatore Carlo VI. Al termine degli incontri gli operatori effettueranno una visita alle strutture portuali. Dopo Paoletti, il Sindaco Dipiazza ha rimarcato il grande lavoro in atto, a tutto campo, per sviluppare il Porto Nuovo e, nel contempo, trarre i migliori risultati dal recupero del Porto Vecchio (“dove sono già operanti più cantieri: quello per la rotatoria d'ingresso, quello, con 16 milioni, per le opere di nuova urbanizzazione dell'area e quello in corso presso l'altro ingresso, in piazza Libertà, per collocarvi i sottoservizi”), e, ancora, per “ristrutturare” e ricollocare la Zona Franca dove è più utile (vedi l'”operazione Wartsila”). “Il risultato di questo insieme di operazioni e di situazioni – ha detto Dipiazza - che ci vedono nuovamente protagonisti e in grado di offrire, a più livelli e in più ambiti, interessanti opportunità, è che Trieste è tornata all'attenzione della grande stampa economica internazionale e in molti, anche qui ai più diversi livelli, si stanno rivolgendo a Trieste per importanti acquisti e investimenti.” E la Nuova Via della Seta – ha aggiunto -, al di là delle problematiche internazionali, è per noi un'importante opportunità, pienamente in linea con la nostra antica e storica tradizione commerciale. “Tutte queste nostre iniziative, nel positivo ritrovato accordo di tutte le istituzioni – ha concluso il Sindaco -, hanno in definitiva un unico obiettivo: ricreare nuove occasioni di lavoro per il nostro territorio e così bloccare e invertire l'emorragia demografica”. Praticamente – si potrebbe dire - similmente a quanto avvenne 3 secoli fa con la proclamazione del Porto Franco e con il conseguente sviluppo di Trieste come città moderna e avanzata. “Per tutti questi nostri temi e obiettivi, il Convegno di lunedì 18 – ha concluso Dipiazza – sarà, assieme alla giusta celebrazione di un grande, capitale avvenimento di 300 anni or sono, un importante momento di confronto attuale, per la nuova grande svolta che vogliamo imprimere a questa nostra Città”. In conclusione, l'Assessore regionale Pierpaolo Roberti, anche lui sottolineando l'interesse verso un'iniziativa “che guarda al nostro passato per puntare al futuro”, e annunciando l'intervento al Convegno del Viceministro ai Trasporti e alle Infrastrutture Edoardo Rixi, ha concordato sul fatto che “la situazione per Trieste sia oggi particolarmente favorevole, forse addirittura migliore che nel più grande passato, se è vero che oggi siamo davvero al centro dell'attenzione mondiale e se la Cina e Trump si trovano a discutere proprio di Trieste e del suo ruolo centrale nella Via della Seta. Fondamentale sarà per noi sviluppare tutte queste opportunità, se sapremo coglierle pienamente e riuscire a trasformarle in altrettante occasioni, non solo per attrarre traffici ma per creare nuove occasioni di lavoro su questo territorio, a beneficio non solo di Trieste e del Friuli Venezia Giulia ma, più diffusamente, di tutta un'area più ampia che ci circonda e di cui Trieste può tornare a essere il centro.”