I lunedì dello Schmidl, “Giorgio Strehler - lezioni di teatro”: secondo appuntamento con “la scuola, dopo la scuola”:

“La scuola, dopo la scuola” è il titolo dell’incontro - a cura del critico teatrale Roberto Canziani e dedicato all’esperienza della Scuola di Teatro fondata da Giorgio Strehler - in programma lunedì 26 febbraio, alle ore 17.30, a margine della mostra “Giorgio Strehler. Lezioni di Teatro” allestita dal Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl” nella sua sede di Palazzo Gopcevich in Via Rossini 4.

Inaugurata lo scorso mese di dicembre alla presenza di Ferruccio Soleri, storico Arlecchino strehleriano, l’esposizione si colloca nell’ambito delle iniziative messe in campo congiuntamente dal Comune di Trieste, dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e dalla RAI – Sede Regionale per il Friuli Venezia Giulia, per rileggere – a vent’anni dalla scomparsa - la lezione di un grande maestro del teatro del Novecento, con un’attenzione particolare ai suoi rapporti con Trieste, sua città natale.

Il Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl” è depositario del Fondo “Giorgio Strehler”, istituito nel 2005, a seguito della donazione delle eredi del Maestro, Andrea Jonasson e Mara Bugni, costituito da oltre 4.000 tra volumi e periodici, 148 buste d’archivio, scatole d’archivio contenenti bozzetti scenografici, figurini, fotografie, manifesti e locandine.

La mostra dello “Schmidl” mette ‘in scena’ questo straordinario patrimonio, anche attraverso un programma di eventi, incontri, approfondimenti, visite guidate e drammatizzate.

L’appuntamento di lunedì 26 febbraio è il secondo di una serie di tre incontri coordinati e condotti da Roberto Canziani, che indagano la forza, il peso, la presenza che idee del regista hanno ancora nella cultura italiana e nello svilupparsi di nuovi modelli teatrali nel nostro Paese. E non solo.

Con il titolo “La scuola, dopo la scuola”, l'incontro di lunedì 26 febbraio punta l'attenzione sul rapporto tra il regista nato a Trieste e gli attori che ne hanno seguito l'insegnamento, grazie alle attività della Scuola di Teatro del Piccolo di Milano, da lui fondata nel 1987. Alla conversazione parteciperanno le attrici Sara Alzetta e Irene Serini, che si sono formate, in anni diversi, proprio in quella accademia. Alzetta è stata allieva del primo corso, condotto in prima persona da Strehler. Serini ha lavorato sotto la guida di Luca Ronconi, che ne aveva assunto la direzione nel 1999, dopo la scomparsa del fondatore. Ospite, inoltre, sarà il regista Carmelo Rifici, che dal 2016 è alla direzione dei corsi della Scuola: un significativo passaggio del testimone, dopo sue numerose regie, parecchie delle quali prodotte dal Piccolo.

Un'occasione di speciale interesse, questa di lunedì 26, per mettere a confronto poetiche teatrali diverse: tre maniere di intendere il lavoro sulla scena, tre fasi della storia di questa scuola di teatro, che assieme a poche altre, in Italia, sta formando nuove generazioni di attori, patrimonio artistico dell'Italia contemporanea.

La serie degli incontri curati e condotti da Roberto Canziani si concluderà con il capitolo dedicato alla memoria materiale, ossia ai due archivi - quello di Milano, conservato al Piccolo Teatro, e quello di Trieste, custodito dallo “Schmidl” - che raccolgono la maggior parte dei materiali di lavoro e degli effetti personali del regista. “La memoria in scatola” è il titolo dell’incontro in programma lunedì 12 marzo, con le testimonianze degli esperti che si sono occupati del riordino e della accessibilità dei due archivi, in una rilettura in parallelo di questi due fondi documentari che, con la loro stessa esistenza, permettono di comprendere meglio la personalità artistica e il carattere intellettuale di Strehler.

Le Lezioni di teatro a cura di Roberto Canziani, nell’ambito del cartellone dei “Lunedì dello Schmidl”, si intersecano con il ciclo dei “dietro le quinte” con gli attori della Compagnia del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia. Dopo l’esplorazione del “Giardino dei ciliegi”, delle “Baruffe chiozzotte” e del “Campiello”, di “Re Lear” e del “Gioco dei potenti”, il terzo e ultimo appuntamento, in calendario mercoledì 21 marzo, sarà dedicato alle regie liriche di Giorgio Strehler.

Lunedì 5 marzo infine, sempre con inizio alle ore 17.30, presso l’Auditorium “Marco Sofianopulo” del Civico Museo Revoltella, avrà luogo un concerto del violinista Michelangelo Lentini, in duo con il pianista Gesualdo Coggi. Michelangelo Lentini suona il meraviglioso “Guadagnini” del 1795, appartenuto alla madre di Giorgio Strehler, Alberta Lovric (in arte Albertina Ferrari), gentilmente concesso da Andrea Jonasson.