Di Finizio: «Ho deciso di alimentarmi il minimo necessario per riattivare l'intestino»
«A causa di un doloroso blocco intestinale (conseguenza del digiuno prolungato) che stava per pregiudicare (interrompere) la mia manifestazione di protesta costringendomi a dover ricorrere a dei soccorsi. Per fortuna sono riuscito a risolvere da solo, è per questo che per il momento ho deciso di alimentarmi il minimo necessario per riattivare l'intestino e poter continuare la mia manifestazione. Fare uno sciopero della fame in queste condizioni giá così estreme non è decisamente come farlo a casa... il processo di dimagrimento è molto più veloce». Lo rileva Marcello di Finizio, da circa due mesi sull'Ursus e da uno in sciopero della fame (ad eccezione per due uova e alcuni pezzi di noce)