Degrado via Carducci, Polidori: «A carico del senzatetto diversi precedenti penali»

"Io non so a chi appartenevano quelle cose,  erano degli stracci, spero che non fossero contaminati perche' li ho  presi a mani nude. Poi me le sono lavate. Un operatore sarebbe andato  li' con i guanti, io mi sono detto 'faccio subito', perche' non mi va di  vedere quella sporcizia in mezzo alla citta'". Spiega cosi' alla Dire il  vicesindaco leghista di Trieste, Paolo Polidori, il suo "blitz" di  stamattina durante il quale ha buttato nel cassonetto l'intero giaciglio  di un senzatetto. "Se c'e' la persona li', ovviamente non vado a  portarle via le cose- continua Polidori, che ha anche la delega alla  Sicurezza-. Ho visto degli stracci abbandonati, da cittadino non lascio  l'immondizia per terra, anche se non e' mia. C'e' il buonsenso e anche  il senso civico". Ma che non si conosca il proprietario del giaciglio  non e' del tutto corretto. L'uomo "sfrattato", come spiega Polidori, e'  "gia' stato attenzionato dai servizi sociali piu' volte, e piu' volte ha  rifiutato di essere messo in una struttura protetta, dove io mi ero  mosso per farlo andare". E continua: "Nessuno va oggi a Trieste, se non  volontariamente, a dormire sotto le stelle senza un pasto caldo e senza  potersi lavare. Quindi ripeto: la possibilita' di essere accolto c'e',  non si puo' tollerare che le persone possano dormire cosi' in strada". A  carico del senzatetto, continua il vicesindaco, vi sarebbero diversi  "precedenti penali", avrebbe "aggredito verbalmente, sembra con minacce,  il personale presso una struttura, e i negozianti dicono che viene a  cambiare un centinaio di euro al giorno". Dopo alcuni provvedimenti di  allontanamento, di cui uno ancora in corso, continua il leghista, "e'  stata interessata anche la Questura che sta portando avanti insieme alla  Polizia locale una procedura per cercare di risolvere la cosa". Polidori  conclude: "Non si puo' accettare una condizione di degrado cosi' a  Trieste, ne' in un caso, ne' in dieci o cento, se non vogliamo avere un  accampamento a cielo aperto nella nostra citta'. Questo e' una  condizione che io combatto, sempre nei limiti della solidarieta',  dell'umanita' e del soccorso".

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